Scampia, Ponticelli, Napoli. Luoghi simbolo da dove hanno costruito le loro imprese Pino Maddaloni, oro alle Olimpiadi di Sydney 2000, Christian Parlati, campione del mondo junior (Bahamas 2018), Vincenzo Ascolese, campione d’Europa junior (Atene 1989).
La periferia e il centro città unite nel segno del judo. Esaurita la spinta propulsiva delle Universiadi 2019, si continua a ragionare in chiave internazionale all’ombra del Vesuvio con la prima edizione della Napoli’s Cup, patrocinata dal Coni e dalla Fijlkam.
Si crea un ponte sportivo e un asse culturale con Riga, capitale della Lettonia, dalla quale proviene la compagine del Judo Kyodai. E con i fratelli (questo il significato di kyodai) dell’Est prevista in calendario la sfida sul tatami con la rappresentativa Judo Napoli mercoledì 27 novembre al PalaVesuvio (ore 19), dopo gli allenamenti congiunti alla Star Judo Club (25 novembre ore 18.30) e doppia seduta alla Nippon Club (27 novembre ore 15.30 con i cadetti e ore 18 con i ragazzi).
“Napoli prova a ritagliarsi il ruolo di capitale italiana del judo e a presentarsi all’estero come epicentro della Grande Bellezza”, dichiara Pino Maddaloni, convinto assertore che i valori e l’insegnamento dell’antica arte marziale, praticata sulla materassina, siano validi e attuali più che mai in una società priva di punti di riferimento. “Judo sano modello di vita per i giovani disorientati e non solo”, afferma l’atleta a cinque cerchi di riconosciuta fama mondiale, già allenatore della Nazionale italiana, arbitro internazionale IJF, nonché assistente capo della Polizia di Stato e responsabile sezione giovanile delle Fiamme Oro Napoli.
Alla conferenza stampa di presentazione della manifestazione, presso l’incantevole location del Gran Caffè Gambrinus martedì 26 novembre (ore 10.30), interverranno Gianni e Pino Maddaloni, i fratelli Raffaele e Massimo Parlati, Giuseppe e Luca Marmo, la delegazione lettone, l’assessore allo sport del Comune di Napoli Ciro Borriello, il presidente Coni Campania Sergio Roncelli. Presenzierà il questore di Napoli Alessandro Giuliano. Saluti introduttivi affidati ad Antonio Sergio e Massimiliano Rosati. A sostenere la kermesse