Cultura

LA ” TIMIDEZZA DELLE ROSE” : I SOGNI SONO IL LIEVITO DELLA REALTA’

Nella ” Timidezza delle rose“, libro scritto da Serdar Özkan  troviamo la vita di Diana, studentessa modello che vive a San Francisco, splendidamente avviata verso la carriera di avvocato, voluta da tutti, quasi idolatrata, si deve a un certo punto scontrare con il  destino che le porta via l’amatissima madre. Inoltre una lettera della defunta la porta a conoscenza dell’esistenza di una gemella, Mary, della quale ha anche quattro lettere. Da qui la ricerca della sorella che la porta a Istanbul, presso una certa Zeyneb, che prova a insegnarle come parlare con le rose. Il viaggio intrapreso per incontrare la parente mai conosciuta può tradursi in qualcosa di molto più profondo, può aiutare a guardarsi davvero dentro e capire quello che è più importante per sé stessi, cercando di ascoltare il proprio “io” . I bambini sono maestri in questo, sanno parlare agli oggetti che li circondano, inventarsi storie, vivere immersi nella fantasia sena sentirsi mai soli. Qualità che poi si perde da adulti, quando si cresce e si ascoltano gli altri, i loro pareri, consigli, paranoie con le quali ci costruiscono la vita e ci tolgono la  libertà di scegliere, la libertà di volare. La vita di Diana si trasforma, riprende in mano il proprio sogno che aveva accantonato,  quello di fare la scrittrice sentendosi, finalmente libera di ascoltarsi nel profondo, di decidere chi volere essere davvero e non essere quello che vedono gli altri. Avere il coraggio di credere che tutto può accadere in questa vita così matta e a volte terribile, in cui tutto è in profondo divenire. E perchè i sogni sono l’unico ingrediente che non deve mai mancare nell’impasto della vita, non devono mai svanire, devono rimanere con noi quando cresciamo, custodirli dentro di se.

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