La ‘vecchia’ cassetta postale va in pensione, via libera al docimicilio digitale, l’indirizzo online attraverso il quale ognuno potrà essere raggiunto dalla Pubblica Amministrazione.
Lo prevede la bozza del decreto della riforma Madia, ora all’esame in Cdm. Quindi chi vorrà potrà subito attivare il domicilio come posta elettronica certificata o servizio elettronico di recapito in linea con le regole Ue. L’Anagrafe unica delle popolazione, che mette insieme le singole anagrafi comunali, è ancora invia di sviluppo. Ecco che si è deciso di dare il via libera al domicilio online, primo vero passo verso ‘il cittadino digitale’. L’indirizzo elettronico per dialogare con le pubbliche amministrazioni varrà per documenti e notifiche, multe incluse. I domicili digitali saranno raccolti in un indice, realizzato prezzo l’Agenzia per l’Italia digitale. Il domicilio digitale rappresenterebbe un risparmio per le casse pubbliche, posto che le spese postali, il cui ammontare è per le sole Pa locali non inferiore a 250 milioni annui, mentre le attività di manutenzione ed erogazione del servizio si prevede, stando sempre alla relazione tecnica, “una spesa di circa 200.000 euro per il 2018 e il 2019.