Il M5S ha presentato un emendamento per abolire totalmente la pubblicità sul gioco d’azzardo: “lo stop parziale accettato l’anno scorso dal governo Renzi non ha ridotto l’azzardopatia ed ha permesso ancora alle lobby di fare il bello e cattivo tempo, e l’accordo tra Intralot e Figc è la prova di questo fallimento”. Nel testo dell’emendamento, spiegano i parlamentari grillini Giovanni Endrizzi, Matteo Mantero e Massimo Baroni, “è previsto il divieto di fare pubblicità, anche sul web, a slot machines, lotterie, lotto, gratta e vinci, schedine e a tutti i giochi con premi in denaro; il divieto di gioco per i minorenni; l’obbligo di informare in maniera chiara sui rischi della dipendenza dal gioco d’azzardo, un po’ come avviene per i danni da fumo sui pacchetti di sigarette. La proposta di legge prevede inoltre che una percentuale delle entrate del comparto giochi sia destinata a un nuovo fondo dedicato al contrasto della dipendenza da gioco patologico e al fondo già esistente contro l’usura, dato che chi gioca in maniera compulsiva è soggetto a perdere grosse somme di denaro spesso superiori alle sue entrate”. Il deputato piddino Lorenzo Basso e le associazioni che contrastano ‘azzardopoli’ chiedono al parlamento di approvare l’emendamento: “È necessario il divieto totale di pubblicità all’azzardo, in questo anno si sono fatti alcuni passi avanti (il divieto di pubblicità sulle televisioni generaliste dalle 8 alle 22) ma non sufficienti ad evitare che il gioco d’azzardo continui ad essere pubblicizzato e promosso anche ai più giovani, come avviene per esempio con la recente sponsorizzazione delle nazionali di calcio italiane, un vero e proprio affronto ai valori di impegno e sacrificio che dovrebbero essere trasmessi alle giovani generazioni dallo sport in generale e dai colori della nazionale in particolare” spiega l’on. Basso.