Il grande Renzo Piano ha iniziato la sua carriera internazionale costruendo un museo, il Centre Pompidou di Parigi, come se fosse una fabbrica, mentre uno dei suoi ultimi capolavori è quello di Mosca, ovvero il compito di trasformare una centrale elettrica dismessa come luogo che produce energia culturale.
Fast forward a Los Angeles, dove, adiacente al suo Lacma (Los Angeles Contemporary Museum of Art), l’archistar genovese sta lavorando a un omaggio all'”industria dei sogni”: il taglio del nastro dell’Academy Museum of Motion Pictures, il primo nella città di Hollywood dedicato al presente, passato e futuro dell’industria del cinema, e’ previsto nel 2019.
“Ho costruito molti musei (oltre 30 per l’esattezza, n.d.r.) ma questo e’ davvero speciale”, ha detto Piano alla presentazione newyorchese del progetto. Il “museo degli Oscar” nel quartiere del Miracle Mile “dove già si gira a piedi e che nel 2012 sarà raggiungibile in metropolitana”, e’ il primo del suo genere nella città’ che vive sull’industria dell’intrattenimento. La sfera, costruita di nuovo , “e’ una forma che sembra decollare da terra in un viaggio immaginario tra spazio e tempo, che e’ poi l’esperienza dell’andare al cinema” come afferma Renzo Piano. L’edificio galleggia sul marciapiede che diventa una piazza, il leit motiv delle creazioni di Piano, aperta alla città. “Collegando queste due esperienze creiamo qualcosa che in se stesso cinematografico”, ha riferito Piano: “Si passa da sequenza a sequenza, dalle gallerie alle sale di proiezione e alla terrazza, il tutto fuso in una sola esperienza per il visitatore”.