L’arte di Bosch, sarà al centro di un incontro presso l’Auditorium San Fedele a Milano, l’ 11 maggio, dove si esporrà una grande riproduzione del” Teittico delle Delizie”, conservato al Prado di Madrid. Il suo nome è un rompicapo, si chiamava Hieronymus Bosch ed è stato per tutta la vita ammirato in nome della sua arte, copiato, ma forse mai del tutto compreso. Le opere a lui attribuite sono considerate tra le più grandi della storia dell’arte, sono un impasto di colori e zolfo guidati dal demone che aveva dentro e che necessitava di esplodere. Nella sua esistenza, Bosch, è stato lo spettatore di un mondo in trasformazione, dove gli orizzonti geografici, culturali, religiosi si dilatavano nella contemporaneità del suo tempo. E’ stato capace di guardare alla profondità delle cose, delle persone, capendone le fragilità, le paure, i dolori ma anche le forze, le stesse di oggi. Ha dato un volto, una forma ed un colore all’umanità intera, ritraendola in tutta la sua profondità recondita. I suoi dipinti sono uno specchio della real
