Dalla Reggia di Caserta in poi, vi sono due località casertane dove poter ammirare le dimore dei borboni, uno è il Borgo di San Leucio, frazione di Caserta dove nel ‘700 venne eretto un palazzo nobiliare per il re Ferdinardo IV, al quale venne affiancato un ospizio per i poveri ed impiantato un setificio per dar loro occupazione. Intorno al setificio è sorto un borgo per ospitare il numero crescente di lavoratori, che si dotò di statuto autonomo secondo i principi utopistici. Il borgo mantenne la sua autonomia fino alla restaurazione e solo negli anni ’70 del Novecento è stato riscoperto come luogo d’interesse artistico e culturale. Visitiamo il Palazzo del Belvedere, complesso monumentale riconosciuto, come la Reggia di Caserta, patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO. Qui apprezziamo i giardini all’Inglese e visitiamo il Museo della Seta all’interno dell’antica fabbrica, vero e proprio monumento all’archeologia industriale. Mentre a Carditello nel Comune di San Tammaro, vi si trova un complesso esemplare di politica agricola anch’esso voluto, come il Borgo di San Leucio, da Ferdinando IV. Qui furono impiantati un allevamento di pregiate razze equine e di bufale. Per ospitare il sovrano venne realizzata una palazzina, le dipendenze agricole e una chiesa. Oggi purtroppo la tenuta, sebbene oggetto di progetti di riqualificazione, versa in uno stato di abbandono, ma vale comunque la pena venire a respirare l’atmosfera di antica nobiltà che emana.