Ci sono pochi ma buoni motivi per votare PD alle prossime elezioni europee.
Ma partiamo con il dire quali non sono i motivi per cui io voto PD. Il motivo non è che credo che il PD abbia fatto tutte le mosse giuste; non è che credo che il PD abbia rinnovato in modo sufficiente, soprattutto nel Mezzogiorno, nel selezionare la classe politica, nei metodi, nei contenuti; non è che mi sia innamorato di Matteo Renzi o pensi che Renzi sia un superman.
Nulla di tutto questo. Vedo benissimo tutti i limiti del PD e tutti i limiti del rinnovamento renziano del partito democratico, in particolare al Sud. Ma sono abbastanza grande per capire che i limiti esistono ovunque, abbastanza intelligente nel vedere limiti maggiori nella “non proposta”, abbastanza lucido per non affidarmi alla rabbia distruttrice che rischia di portarmi nel buio totale.
Non demonizzo il movimento 5 stelle. La sua forza è speculare alla debolezza della proposta politica, della buona politica, di un rinnovamento solo abbozzato. Anzi, credo sia un errore strategico rispondere alla violenza verbale con altra violenza, o peggio con autosufficienza, o peggio ancora usando un vocabolario politichese di vecchio stampo. Dobbiamo sentirci tutti responsabili del consenso che Grillo riesce ad ottenere nel paese. Vi è tanta disperazione e delusione, alla quale va data una riposta pacata, seria, concreta. Il governo Renzi sta operando nella giusta direzione.
Voto PD perché ogni voto al partito democratico è un invito a Matteo Renzi ad andare avanti. Voto PD scegliendo uomini e donne che ritengo siano in grado di rappresentarmi in Europa con sufficiente competenza e serietà. Ci sono, basta scegliere. Voto PD perché credo che sia in atto un processo di rinnovamento che va sostenuto. Voto PD perché non vedo altre proposte politiche riformiste in grado di rappresentare in modo equilibrato la mia ansia di costruire. Voto PD perché temo chi vuole solo scassare. Voto PD perché è un voto aperto, tangibile, di speranza e non di fede.