Mancanze improvvise o a causa di lunghe malattie ; quando una persona famosa muore è un piccolo dolore per ognuno: ricordi, momenti divertenti o simili sono spesso legati a questi personaggi famosi che in qualche modo hanno lasciato un segno nella nostra vita. Carrie Fisher, storica principessa Leila di Star Wars, è morta all’età di 60 anni il 27 dicembre 2016 dopo un attacco cardiaco avvenuto il 23 dicembre sul volo Londra-Los Angeles. Come dimenticare George Micheal , morto il 25 dicembre 2016 a soli 53 anni. Il cantante britannico, ex componente degli Wham!, è stato ritrovato morto il giorno di Natale nella sua casa di Goring-on-Thames, nello Oxfordshire. Se da prima si è pensato ad una morte causata da un arresto cardiaco, con il passare delle ore le ipotesi di un overdose da eroina sono sempre più forti. George Michael è stato trovato morto nel letto, la domenica mattina, dal compagno Fadi Fawaz. Tra le voci che si rincorrono nel settore si parla di una forte depressione che aveva colpito il cantante da diverso tempo. Tra i suoi successi ‘Last Christmas’ ‘Wake me up before you go-gò’ ‘Club Tropicana’ ‘Freedom’ e ‘Outside’ pezzo che lo porto alla dichiarazione pubblica della sua omosessualità, per anni nascosta e celata. Altri illustri personaggi ci hanno lasciato tra i quali ricordiamo : Umberto Veronesi morto il 09 novembre 2016 a Milano. L’oncologo, nato il 28 novembre 1925, si è spento dopo una lunga malattia aggravatasi pericolosamente nelle ultime settimane. Insieme a lui i famigliari e i figli. Veronesi, che da sempre si è battuto per la ricerca, la lotta contro il cancro e l’eutanasia, ha però deciso di spegnersi senza ricorrere al suicidio assistito. Si è spento il 13 ottobre 2016 il Premio Nobel per la Letteratura Dario Fo, nonchè importante esponente del teatro italiano. Drammaturgo, attore, scenografo e ancora molto altro, Fo è morto a 90 anni a causa di problemi polmonari. Nella sua vita, che lui stesso ha sempre definito “esageratamente fortunata”, l’amore per il teatro ha convissuto con un’altra folle passione, quella per la moglie e collega Franca Rame, scomparsa nel 2013. E’ morto il 16 settembre 2016 l’ex presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, all’età di 95 anni. Carlo Azeglio, che è stato il decimo presidente della Repubblica italiana dal 1999 al 2006, era nato a Livorno il 9 dicembre 1920. Nella sua carriera politica ricordiamo che fu governatore della Banca d’Italia dal 1979 al 93, presidente del Consiglio e più volte ministro. Carlo Azeglio Ciampi si è spento in una clinica romana dove era ricoverato. Il mondo del cinema è della tv ricorda anche Bud Spencer, all’anagrafe Carlo Pedersoli, è morto il 27 giugno 2016 all’età di 86 anni a Roma. Tra i numerosi film di Bud Spencer impossibile non ricordare gli spaghetti western con Terence Hill, ma anche ‘Quattro mosche di velluto’ di Dario Argento. L’attore era nato a Napoli il 31 ottobre 1929.Anche il mondo dello sport è stato colpito da scomparse rilevanti : ricordiamo Cesare Maldini è morto a Barcellona il 3 aprile 2016 a 84 anni nella sua casa di Milano. La famiglia ha annunciato la scomparsa del campione ringraziando tutti per le grandi testimonianze di affetto ricevute. o Cesare Maldini, padre del campione Paolo, è stato CT della Nazionale italiana e dell’Under 21, oltre ad aver reso grande il Milan dove ha giocato dal 1954 al 1966 disputando ben 347 partite come difensore. Tra le sue vittorie 4 scudetti con la maglia rossonera e la prima coppa dei Campioni conquistata dalla squadra, alzata proprio da Maldini allo stadio di Wembley nel 1963 ; altro grande personaggio che ha cambiato la storia del mondo del calcio è sicuramente : Johan Cruijff , morto a Barcellona il 24 marzo 2016 a soli 68 anni. La notizia è stata data sul sito dell’ex campione del pallone, dove ne è stata annunciata la scomparsa al seguito di una lunga malattia causata da un cancro ai polmoni diagnosticato ad ottobre 2015. Johan Cruijff, nonostante il suo carattere difficile e poco simpatico, ha decisamente trasformato il mondo del calcio a livello internazionale. Questo non solo per il suo mondo di giocare e gestire la palla, ma che per il suo atteggiamento integerrimo verso la banalità e la pochezza dello sport di oggi.