Tutti i gruppi parlamentari hanno espresso la volontà a riprendere l’esame della legge elettorale iniziando dal testo che l’Aula ha rinviato in Commissione, precisamente l’8 giugno scorso. L’astioso M5s, sembra disponibile ma vuole prima l’approvazione della legge sui vitalizi che comunque può essere confermata in breve tempo. Il primo gruppo ad intervenire sollecitando la ripresa dell’esame è stata Forza Italia con Francesco Paolo Sisto, che ha dichiarato: “Se alla fine tutti i gruppi saranno un po’ scontenti vorrà dire che ognuno ha fatto una piccola rinuncia ma la legge sarà buona“. Da parte loro, Alfredo D’Attorre (Mdp) e Stefano Fassina (Si) si sono espressi invece così: “Ipotizzare che la legge elettorale si faccia dopo quella di Bilancio è escluso“. Un sì è anche quello annunciato da Maurizio Lupi, ma volendo avere delle modifiche al testo di legge, come altrettanto ha fatto Ignazio La Russa, che si è detto favorevole alla coalizione. Anche la Lega, con Giancarlo Giorgetti, si è detto disponibile ad avere il maggioritario. Una sollecitazione a mescolare i sistemi di Camera e Senato è giunta dal presidente del gruppo Misto, Pino Pisicchio, che ha anche ipotizzato di ripartire da Palazzo Madama, dove non ci sono voti segreti sulla legge elettorale. Altra voce in campo, è quella di Danilo Toninelli, che si dice favorevole a: “rivendicare il lavoro fatto fino a giugno“, quando M5s fece l’accordo con Pd, Fi e Lega, si dichiarò favorevole ad emanare la legge sui vitalizi, altrimenti il “clima politico” altrimentei sarebbe stato astioso portare avanti la legge elettorale. Fiano, capogruppo del Pd in Commissione, si è detto disponibile all’approvazione, allargando anche ad altri l’intesa. In vista vi è una nuova seduta, che potrebbe meglio chiarire le cose, e che potrebbe sancire il termine ultimo, per la presentazione del testo base e degli emendamenti.