Dopo un inverno freddo e nevoso ad un certo punto l’estate si è fatta desiderare fin troppo, da Giugno sembra esser tornata fin troppo bene con temperature al quanto alte. Da oggi, è in arrivo una delle più intense ondate di caldo dell’ultimo decennio in Europa, con punte di 40 gradi anche in Italia e in particolare al Centro-Nord. Secondo i meteorologi di 3Bmeteo e Meteo Expert, l’ultima settimana di giugno si prospetta rovente, con possibili temperature record in alcune Capitali europee. La poderosa ondata di caldo dovrebbe raggiungere l’apice tra il 27 e il 29 giugno, sono attesi picchi di 37-40 gradi in città come Torino, Milano, Bologna, Roma, Frosinone, Rieti, Sassari. Questa ondata di caldo, ad opera dell’anticiclone subtropicale, interesserà soprattutto Spagna, Francia, Gran Bretagna, Belgio, Olanda, Nord Italia, Sardegna e regioni centrali tirreniche. “L’imponente ondata di calore – spiega il meteorologo Ancrea Vuolo di 3B Meteo – potrebbe portare a raggiungere record di temperatura massima per il mese di giugno in diverse città d’Italia e in alcune capitali europee: nella seconda parte della settimana, quando è atteso il picco dell’anticiclone, sono attesi picchi di 37-40 gradi in città come Torino, Asti, Alessandria, Vercelli, Novara, Aosta, Pavia, Milano, Lodi, Cremona, Mantova, Bolzano, Trento, Parma, Modena, Reggio Emilia, Bologna, Ferrara, Rovigo, Firenze, Lucca, Grosseto, Roma, Frosinone, Rieti, Sassari, Oristano. In Europa saranno probabili 40 gradi a Parigi e fino a 41-43 gradi tra Madrid e Francia meridionale. Da metà settimana, i meteorologi prevedono inoltre disagi per l’afa anche in Italia: “Da mercoledì 26 giugno, complice la scarsa ventilazione e la presenza di valori medio-alti di umidità, si accrescerà notevolmente la sensazione di afa e di conseguenza il disagio anche nel nostro paese, specie in pianura padana e nelle aree interne del centro. Nelle ore notturne – afferma Vuolo – le temperature potrebbero risultare piuttosto elevate nelle grandi aree urbane, non inferiori ai 24-27 gradi. Siamo di fronte ad una delle più intense ondate di caldo dell’ultimo decennio, probabilmente anche di portata storica per alcune zone Ue”. Il picco del caldo, rileva anche 3bmeteo, “si avrà tra lunedì e mercoledì in Sardegna, tra giovedì e venerdì nelle regioni settentrionali. Al Nord si profilano temperature da record mai registrate prima d’ora. Le temperature saranno elevate anche al Sud, ma con un caldo decisamente più sopportabile, e non dovrebbero superare i 35 gradi
Arriva l’estate dunque e sono 39 milioni gli italiani in partenza per le vacanze, un numero sostanzialmente stabile rispetto allo scorso anno secondo un’analisi Coldiretti/Ixè. Valigie pronte ma partenze ritardate in molti casi per le incertezze del meteo.L’Italia, evidenzia Coldiretti, resta di gran lunga la destinazione preferita, scelta come meta dall’86% dei connazionali, ed è sempre il mare a fare la parte del leone per 7 italiani su 10 (70%), anche se in molti casi in combinazione con le città d’arte, la montagna, i parchi e la campagna. La maggioranza degli italiani in viaggio ha scelto di alloggiare in case di proprietà o in affitto ma nella classifica delle preferenze ci sono nell’ordine anche alberghi, bed and breakfast, villaggi turistici e gli agriturismi che fanno segnare un aumento del 3% rispetto allo scorso anno. E se in piena estate è il mare ad essere più gettonato, all’inizio e alla fine della stagione estiva particolarmente apprezzate sono anche le scelte alternative per conoscere una Italia cosiddetta “minore”: dai parchi alla campagna fino ai piccoli borghi, che fanno da traino al turismo enogastronomico con ben il 92% delle produzioni tipiche nazionali.
Il maltempo, con grandinate e piogge che stanno caratterizzando anche questo week end in varie regioni, ha però rallentato le prime partenze. Una decisa ‘svolta’, affermano i meteorologi, si avrà tuttavia con l’inizio della settimana. Insomma, la colonnina di mercurio tenderà a salire e con l’aumento delle temperature crescono anche i rischi per la salute delle fasce di popolazione più fragili, a partire dagli anziani. Disidratazione, fratture, solitudine e interruzione dell’assistenza sono i quattro pericoli più comuni per gli anziani fragili durante l’estate, avverte la Società Italiana di Geriatria Ospedale e Territorio (Sigot), ricordando che proprio in questo periodo si registra un aumento di ricoveri dovuti principalmente alla disidratazione.
“La perdita di liquidi e di acqua corporea, infatti, può determinare pericolose alterazioni metaboliche che si manifestano anche con gravi sintomi neurologici”, precisa il presidente Sigot Filippo Fimognari. Un ulteriore rischio è poi strettamente legato alla possibile diminuzione di sorveglianza e assistenza che si traduce, ad esempio, in un maggior pericolo di cadute ma anche in un diminuito controllo dell’assunzione dei farmaci. I geriatri lanciano dunque l’allerta per il fenomeno della ‘solitudine estiva’ e dei cosiddetti ‘ricoveri ospedalieri sociali’ degli anziani: in alcuni casi, infatti, la famiglia ritiene di non poter più sostenere il carico assistenziale imposto dall’anziano e chiede, anche senza una vera ragione medica, l’intervento del Pronto soccorso.