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Lettera aperta a Bonucci del direttore Ciambriello. L’etica non si può spiegare, bisogna praticarla. Da Coverciano a Torino silenzi e impunità.

Ancora un marchio di fabbrica dell’Italjuve. Ancora una condotta antisportiva. Capitano Bonucci che vergogna! Fingi una gomitata, fai espellere il tuo avversario armeno innocente e “trascini” la nazionale alla vittoria. Con quella fascia da capitano al braccio che onestamente non è stata un’immagine di livello per il calcio italiano, per te, per quello che rappresenta quella maglia e quella fascia.

Bunucci perchè lo hai fatto? Hai poi chiesto scusa? Errare è umano, perseverare è diabolico. Il tuo, ormai, è uno stile! Quante volte in Italia e in Europa tu e l’altro, il Chiellini tenebroso, anche l’anno scorso durante l’andata degli ottavi di finale contro l’Atletico Madrid, quando avevi goffamente simulato un colpo al volto, mai ricevuto, per far annullare il gol di Gimenez. Il tuo non è un caso, in famiglia a strisce galeottiche, senza offesa per i detenuti, anche Chiellini che più volte è stato beccato dalle telecamere in episodi analoghi.

Siete allenati a Torino! Si sa l’etica è schiacciata dal business e dall’isteria di sentirvi impuniti.

Da quelle parti siete stupefacenti. Io vi ricordo che il bidè che vi fate è stato inventato a Napoli! Purificatevi!

Non proprio un bello spot per il calcio italiano queste sceneggiate piemontesi, non proprio uno spot sul fairplay. E il messaggio del giocatore armeno Karapetyan espulso per colpa dell’azzurro è perentorio:” Ho grande rispetto per quello che hai raggiunto nella tua carriera ma quello che hai fatto è vergognoso.”

Capitano Bonucci Scusa è l’espressione più impegnativa che si possa pronunziare. Provaci, con coraggio e dignità! E quanta ipocrisia nel mondo del calcio e dei tre punti a partita, ma si sa in questo mondo l’ipocrisia è un gioco sottile. E nessuno parla di etica a te e ai tuoi soci.

Ludwig Wittgenstein, pensatore austriaco diceva: «L’etica non si può spiegare. È trascendentale». Difficilmente avrebbe potuto trovare un impiego al Coni, piuttosto che a Coverciano , a Torino o comunque alle latitudini del calcio di casa nostra.
Ma chiediamoci piuttosto come mai la nazionale e la Figc non prendano seri provvedimenti a riguardo! Da sempre lui e molti suoi compagni di club si comportano così. E restano impuniti!.

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