BEIRUT, Nelle ultime ore sono rincarati i prezzi del pane e della benzina. I media di Beirut riferiscono di diversi episodi di tensione verificatisi in varie regioni del Paese. Ancora un duro colpo per la popolazione che è sotto pressione ormai da diverso tempo, di fatto ritorna a salire la tensione nel Paese.
Il sindacato dei panettieri, lanciano l’allarme facendo trapelare che, se non giungeranno rifornimenti di materie prime dall’estero, entro due settimane i forni smetteranno di produrre pane. Analogamente, il sindacato dei benzinai ha avvertito di nuove possibili blocchi alla distribuzione di carburante nei prossimi giorni in vista di un razionamento dei combustibili.
Una nota degna di attenzione arriva dal mercato dei cambi, basti pensare che un dollaro è scambiato a 33.000 lire, un record negativo. Negli ultimi due anni la lira libanese ha perso più del 95% del suo valore. Il Libano è in default economico dal marzo del 2000.
Il sistema bancario è fallito e da allora è stato di fatto imposto il controllo dei capitali in valuta pesante a piccoli e medi risparmiatori. Il tasso di inflazione, così come quello di disoccupazione, continuano a salire, in un contesto di perdurante tensione sociale e politica.
A cura di: Raffaele Fattopace
