Luigi Staiano – 4 luglio 2017 – 31° Anniversario dell’omicidio
Luigi Staiano aveva solo 35 anni quando lasciò il suo corpo sulla strada per continuare a vivere nei cuori della moglie Angela Villani, giovane e bella come lui, della figlia Fabiola, di appena tre anni, e di tutti quelli che lo ricordano come il primo imprenditore che denunciò i suoi estorsori.
Purtroppo da pochi mesi anche Angela ha lasciato il suo corpo, proprio nella casa che Gigi stava costruendo per loro.
Libera, intitolata proprio a Gigi e Lello Pastore, quest’anno vuole dipingere il grande amore di Gigi e Angela, con i versi che Angela dedicò a Gigi poco dopo il suo assassinio e quelli che Fabiola ha scritto oggi per i suoi genitori:
Il mio amore dorme accanto a me.
Nella luce fioca vedo la sua mascella maschile cedere.
E la bocca della sua infanzia ritorna con una morbidezza più morbida.
La sua sensibilità tremante nella quiete.
I suoi occhi devono aver guardato con meraviglia da dentro la grotta del bambino,
le cose che non capiva le ha dimenticate.
Ma sarà così da morto?
Oh! fatto intollerabile e ineluttabile!
Eppure preferirei che morisse prima il suo amore o lui??
Dove i suoi occhi riposano con piacere, voglio ancora essere.
Ma il tempo ha cambiato l’appiglio di quello sguardo.
Ahimè come farò quando sarò ancor meno giovane.
Angela, luglio 1986
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A mio padre
Pietre sulla passeggiata.
Di tutti i colori che esistono abbasso lo sguardo su di te come su un orizzonte.
Lo spazio l’aria tra noi chiama e io sono molti piani più in su!
I miei piedi spaventati mentre mi muovo ad afferrarti.
Lascia andare gli occhi.
Così rilassato.
Lascia solo che il pensiero li attraversi.
Senza fargli niente.
Fabiola, luglio 2017
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A mia madre
Vita.
Ho in me entrambe le tue direzioni.
Restando come appesa all’in giù più spesso.
Ma forte come la tela di un ragno al vento esisto di più nella fredda brina scintillante.
Ma i tuoi raggi perlati hanno i colori che ho visto in un quadro.
Ah! Vita ti hanno imbrogliata!
Fabiola, luglio 2017