La violenza contro le donne rappresenta un importante problema di sanità pubblica, oltre che una violazione dei diritti umani. Proprio per questo è importante che le donne, che subiscono soprusi e maltrattamenti, non restino in silenzio vivendo nella paura.
Al fine di sensibilizzare l’opinione pubblica su questa difficile tematica, ogni 25 novembre si celebra nel mondo la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.
Oggi, presso il Teatro Cinema Gloria di Pomigliano d’Arco, si è tenuto il convegno “#Liberediessere” in occasione di questa ricorrenza. L’incontro è iniziato alle ore 9:00 ed è stato organizzato dall’associazione Artemisia, che da più di 20 anni offre assistenza a donne e bambini che subiscono violenza e ad adulti/e che sono stati maltrattati nel corso della loro infanzia.
Tra i tanti ospiti presenti all’evento, il primo ad intervenire è stato il sindaco di Pomigliano d’Arco Gianluca Del Mastro. “Il primo atto di violenza accade nelle coppie più giovani. Quando un compagno limita la vostra libertà personale siete vittime di violenza. Tutti dobbiamo godere della nostra libertà“, ha affermato il sindaco.
L’assessore alle politiche sociali e lavoro, Salvatore Esposito, al convegno ha sottolineato che “la violenza non è solo quella fisica, ma anche quella psicologica”. Ha poi aggiunto: “Sono orgoglioso che sul nostro territorio esista un centro antiviolenza. La violenza sulla donne è una piaga che deve essere contrastata in ogni modo possibile“.
Durante l’incontro sono stati mostrati tre filmati, molto toccanti, che hanno dato la possibilità di riflettere e acquisire ancor più consapevolezza sull’argomento trattato. Il primo video ha avuto come protagonista una donna che, grazie all’aiuto del centro antiviolenza Artemisia, è riuscita a riconquistare la sua libertà ed indipendenza. La donna ha raccontato la sua storia, caratterizzata da tanti momenti bui e di solitudine, alla psicologa del centro antiviolenza di Pomigliano Afrodite Esposito.
A seguito della visione di questo commovente racconto, la psicologa Esposito rivolgendosi ai giovani in platea ha dichiarato: “Chi ha il potere di azzerare la violenza siete voi! La violenza non è un fatto privato, è una questione sociale. Quando una donna lotta per se stessa, lotta per tutte le donne. Quindi ognuno di noi ha una responsabilità verso questo fenomeno”.
Successivamente è intervenuto il Maggiore Marco Califano, comandante dei Carabinieri di Castello di Cisterna, che ha aperto anche lui il suo discorso ponendo l’attenzione sui giovani presenti in sala: “Destinatario di questa giornata siete voi. Se non siamo riusciti ad arrivare ai vostri cuori e alle vostre menti abbiamo fallito. É importante che voi, grazie a questo incontro, riusciate ad acquisire conoscenza e consapevolezza su questo argomento”.
Il secondo filmato mostrava Marina Valdemoro Maino (Maryna), star del web, che interpreta un monologo sulla violenza contro le donne. Il discorso da lei recitato è tratto da un monologo di Paola Cortellesi.
Ecco di seguito la clip integrale
Il terzo video presentava le calciatrici del calcio femminile di Pomigliano, attualmente in Serie A. La loro testimonianza e storia, in momento storico come quello che stiamo vivendo, risulta di fondamentale importanza. La forza e la determinazione di queste ragazze insegnano che ognuno può fare ed essere ciò che vuole, senza farsi abbattere da pregiudizi e stereotipi. Inoltre, come ha sottolineato la dirigente dell’area 5 di Pomigliano d’Arco Gelsomina Romano, loro sono l’esempio di come “lo sport possa essere una via di fuga per tante donne che vogliono ricominciare e rimettere in piedi la loro vita”.
L’ultimo intervento è stato quello dell’onorevole Valeria Ciarambino, vicepresidente del consiglio regionale della Campania: “Provo rabbia per il fatto che si debba istituire una giornata contro l’ovvio. Nonostante la giornata mondiale contro la violenza che si celebra dal ’99 le violenze, ad oggi, sono aumentate considerevolmente”.
Quindi ancora molto c’è da fare in merito. Quest’incontro ha permesso di rimarcare ancora una volta il concetto che la violenza ha effetti negativi a breve e a lungo termine, sulla salute fisica, mentale, sessuale e riproduttiva della vittima. Le conseguenze possono determinare per le donne isolamento, incapacità di lavorare, limitata capacità di prendersi cura di sé stesse e dei propri figli.
Non bisogna lasciare che le donne vittime di violenza restino da sole: insieme è più facile poter uscire dal tunnel.