“Per i molti, non per i pochi”. E’ la frase che campeggia, in bianco su sfondo rosso, sul palco dell’assemblea programmatica nazionale di Liberi e uguali, aperta a Roma dalla relazione introduttiva di Rossella Muroni. Lo slogan è una citazione del ‘For the many, not the few’, scelto da Jeremy Corbyn, il leader laburista inglese.
«Aboliamo le rette universitarie». È la proposta presentata dal leader di Liberi e uguali Pietro Grasso, all’assemblea nazionale in corso all’hotel Ergife a Roma. La misura, spiega, costa 1,6 miliardi: «È un decimo dei 16 miliardi che ci costa lo spreco di sussidi dannosi all’ambiente, secondo i dati del ministero dell’ambiente».
«Altri aboliscono le tasse, noi aboliamo il precariato. Ma le tutele non servono a nulla se non c’è il lavoro. E allora dobbiamo investire lì dove il lavoro possiamo davvero crearlo», ha detto Grasso, indicando le linee programmatiche su ambiente, turismo, mezzogiorno, scuola e ricerca. «Avere un’università gratuita, come avviene già in Germania e tanti altri Paesi europei, significa credere davvero sui giovani, non a parole ma con fatti concreti – ha spiegato-. Ne beneficerà il Paese: dare a tutti la possibilità di studiare, mettere in moto la genialità e le intelligenze significa allargare il nostro orizzonte e rendere l’Italia più competitiva».
Sul tavolo della presidenza siedono Pietro Grasso, le capogruppo del Senato di Mdp e Si, Maria Cecilia Guerra e Loredana De Petris, e i segretari di Mdp, Si e Possibile, Roberto Speranza, Nicola Fratoianni e Pippo Civati. In platea siedono tutti i big della lista unitaria della sinistra, da Pier Luigi Bersani a Laura Boldrini, da Vasco Errani ed Enrico Rossi. È assente Massimo D’Alema, che è in questi giorni in Iran.
I CRITERI PER LE CANDIDATURE.IL RITORNO AL CENTRALISMO DEMOCRATICO. Nel suo intervento Rossella Muroni, coordinatrice della campagna elettorale, annuncia i criteri le candidature. “Ai fini della più ampia partecipazione e del rinnovamento della politica, Liberi e Uguali nei giorni 8 e 9 gennaio organizza assemblee aperte ai cittadini per la selezione delle candidature al Parlamento nazionale per le elezioni politiche del 2018”, spiega . “Le assemblee saranno presiedute da un rappresentante per ciascun movimento fondatore e da un rappresentante del coordinamento organizzativo nazionale. Sarà compito della presidenza assicurare un regolare svolgimento dell’assemblea; compito del rappresentante, insieme alla presidenza, trasmettere le rose nominative di candidature senza indicazioni di graduatoria”, aggiunge.
E poi sarà Roma a decidere!