Economia e Welfare

Libia, il rappresentante dell’ONU, conclude le trattative di un accordo, elezioni entro 18 mesi

Tripoli, dopo tanti tentativi sembra che finalmente i colloqui politici sul futuro della Libia, in corso a Tunisi, organizzati dalle Nazioni Unite siano giunti ad una svolta. La notizia è stata diffusa da Stephanie Williams, rappresentante speciale del segretario generale delle Nazioni Unite e capo ad interim della Missione di sostegno dell’Onu in Libia (UNSMIL), al termine della terza giornata di colloqui. «È stato raggiunto un accordo preliminare su una tabella di marcia per arrivare a elezioni presidenziali e parlamentari libere, eque, inclusive e credibili nel travagliato Paese nordafricano al massimo entro un anno e mezzo».

Il Forum di dialogo politico libico da lunedì sta impegnando 75 esponenti locali selezionati dalle stesse Nazioni Unite per rappresentare i diversi punti di vista politici, gli interessi regionali e i gruppi sociali. La Williams, ha affermato durante la conferenza: «Si tratta della migliore opportunità di pace degli ultimi sei anni per la Libia sono stati compiuti dei passi in avanti. La strada, ha però avvertito, non sarà un tappeto di fiori». L’obiettivo dell’Onu è anche quello di istituire una nuova autorità esecutiva che possa gestire l’attuale fase di transizione verso le elezioni, sempre preannunciate e poi mai svolte nelle due parti del Paese. «La bozza della road map preliminare elaborata,  sulla base dei risultati della Conferenza di Berlino prevede anche l’unificazione delle istituzioni statali; la fine dello stato di guerra e del conflitto armato; e una solida base costituzionale». I colloqui a Tunisi, si svolgono in parallelo con incontri di una commissione che riunisce a Sirte le due fazioni militari che si contendono il Paese: quella di Tripoli-Misurata, che appoggia il premier Fayez al-Serraj, e le milizie dell’autoproclamato Esercito nazionale libico (Lna) del generale Khalifa Haftar. L’obiettivo della commissione è quello di mettere in pratica la tregua concordata il mese scorso a Ginevra. All’accordo annunciato da Williams, sono tuttavia seguite indiscrezioni, secondo le quali il premier Fayez al-Serraj potrebbe rimanere ancora in carica proprio per un anno e mezzo. La Libia attraversa quasi dieci anni di instabilità seguiti all’uccisione del colonnello Muammar Gheddafi.

 

A cura di Raffaele Fattopace

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