Sono oltre 30 i morti del naufragio avvenuto davanti alle coste libiche, a largo di Garabulli. Tuttavia, le operazioni di salvataggio hanno interessato due barconi: in una i morti sono 31 e 60 le persone salvate, nell’altra 140 i sopravvissuti. “Cadaveri divorati dagli squali durante le operazioni di salvataggio”: cita la didascalia che la pagina Facebook della Marina libica accompagnando un’immagine di un sacco bianco con, evidentemente, un corpo all’interno mentre viene sollevato a bordo di una motovedetta.
I corpi in mare sono “decine”, riferisce un altro post.Ci sono anche “tre bambini e 18 donne” fra i “30 cadaveri” recuperati nel naufragio, come ammette il portavoce della Maria libica, Ayob Amr Ghasem. Dato che i gommoni in genere trasportano “tra le 110 e le 120” persone, l’ammiraglio ha stimato che i dispersi potrebbero essere “circa 40”. Ghasem ha segnalato il salvataggio di 110 migranti a 20 miglia al largo di Gars Garabulli, sempre a est di Tripoli. Inoltre, la Marina libica precisa che «Le prime informazioni indicano che la barca è affondata a causa del sovraffollamento»,confermando che i corpi di 31 migranti sono stati recuperati e circa 80 persone in cattive condizioni mediche sono state salvate e portate alla base navale di Tripoli. «Mentre la pattuglia della guardia costiera stava tornando dopo l’operazione di salvataggio, un altro gommone è stato avvistato con circa 120 migranti a bordo», ha detto Ammar. Il numero totale di migranti salvati sabato è di più di 200.