Nell’era digitale del web 3.0 diventa possibile conciliare lavoro e qualità della vita. Infatti si sta diffondendo, sempre più, la possibilità di lavorare da casa o in un coworking vicino, con i colleghi. C’è una città che è sempre all’avanguardia, che è sempre più moderna, e che abbraccia quest’idea, questa città è Milano. A Milano è possibile o almeno è quello che si propone di fare il “lavoro agile”. Infatti la città si prepara ad accogliere “La Settimana del Lavoro Agile” dal 22 al 26 maggio. Tra le novità di quest’anno il fatto che saranno 5 i giorni dedicati al lavoro agile contro l’unica giornata prevista negli altri anni.
L’obiettivo di questa edizione è vedere raddoppiate le adesioni e fare di Milano un modello di riferimento per le buone pratiche del lavoro agile, all’interno delle pubbliche amministrazioni e delle aziende private favorendo lo sviluppo dei coworking, delle politiche di conciliazione e dello smart working. Il lavoro agile, così come si può intuire dalla stessa parola, prevede che appunto in accordo con i datori di lavoro, si possa lavorare ovunque ci si trovi meglio – eccezion fatta per l’ufficio: casa, bar, palestra, ufficio decentrato e si rivolge a tutti i liberi professionisti, abituati comunque a lavorare in modo “agile” da sempre. Un modo importante per far capire come nell’era del web 3.0 ormai non importa dove lavori, ma come lo fai e cosa fai. Il tutto reso possibile da Internet, e dal fatto che nell’era digitale bisogna puntare ad avere una mentalità più elastica ed iniziare ad approcciarci al lavoro in modo più libero ed autonomo, entrando nella logica che è possibile ottenere un buon rendimento lavorativo standosene anche comodamente a casa, o seduti al bar anziché essere costretti a rimanere ore ed ore in un ufficio, o sui mezzi di trasporto per raggiungere il luogo di lavoro.
In ultima analisi, sperimentare il lavoro agile, offre la possibilità al dipendente di provare per un massimo di 5 giorni un lavoro al di fuori della sede abituale con una flessibilità oraria o attraverso una postazione di coworking, adottare un‘impresa, consente ad aziende che hanno già avviato lo smart working di offrire la propria competenza ad aziende interessate ad avviare questa nuova modalità lavorativa, redigere un evento sul tema per diffondere e ingrandire la conoscenza del lavoro agile a tutti gli interessati. Tra gli aderenti alla giornata del lavoro agile il 59% è impiegato, il 35% è quadro e solo 1% dirigente. Il luogo preferito per provare l’esperienza del lavoro agile per l’87% del campione è stato il lavoro da casa, il 9% ha scelto altre sedi distaccate dell’azienda rispetto all’ abituale, solo 1% ha optato per una postazione in un coworking. Se, invece, si vuol guardare alle statistiche il tempo risparmiato per gli spostamenti casa-lavoro da chi ha praticato il lavoro agile: 234.937 minuti, pari a circa 163 giorni e 4 ore, mentre il tempo impiegato nel 43% dei casi per prendersi cura della famiglia, dedicarsi alla cura della casa e attività domestiche 20%, al lavoro 15%, al riposo 10%, alle proprie passioni e hobby il 6% e il 5% ad altro. Mentre tra gli aderenti alla giornata del lavoro agile il 59% è impiegato, il 35% è quadro e solo 1% dirigente.
Tempo risparmiato per gli spostamenti casa-lavoro da chi ha praticato il lavoro agile: 234.937 minuti, pari a circa 163 giorni e 4 ore. Dal punto di vista ambientale il lavoro agile fa bene, in un solo giorno sono stati evitati 58.438 km percorsi con mezzi privati a motore. Per chi vuol approfittare di questa brillante settimana milanese dedicata al lavoro agile è possibile farlo a maggio.