Cosa è la comunicazione, la sua importanza, come si sta evolvendo, quali sono i cambiamenti che sta apportando alla nostra società, sono alcuni dei temi di cui si è discusso ieri alla presentazione dell’ultimo libro del professor Samuele Ciambriello, “Dentro la comunicazione”. Un evento importante in una location d’eccezione, è stato il Consiglio Regionale di Napoli, infatti, a ospitare la presentazione. Evento importante perché in una società come quella attuale, non si parla mai abbastanza di comunicazione. E il testo, “Dentro la Comunicazione”, scritto dal professor Ciambriello assieme al giovane docente, Michele Infante, studia e analizza questa disciplina, da sguardi differenti, che abbracciano i diversi settori dell’oggetto in questione. Il libro, infatti, affronta i numerosi tipi di comunicazione. Percorrendo prima il lungo dibattito sviluppatosi nel Novecento attorno alle funzioni della comunicazione, ne descrive abilmente tutti i volti. Comunicazione non verbale, sociale, pubblicitaria, via internet, storia della televisione in Italia con uno sguardo alla normativa, sono tutti i tasselli, che si uniscono in questo manuale.
E un simile libro, che abbraccia diversi settori della società non poteva che essere presentato da un gruppo di relatori tanto variegato, composto da politici, giornalisti e docenti universitari. A moderare c’era, l’ex presidente della Mostra d’Oltremare, Nando Morra, membro del Direttivo Arec che ha definito “Dentro la comunicazione”: «Un’opera bella, valida e utile». E’ intervenuto anche Vincenzo Cappello, Presidente dell’Associazione ex Consiglieri Regione Campania, di cui fa parte anche l’autore Samuele Ciambriello. Cappello ha voluto ricordare gli anni in cui lui e Ciambriello sedevano assieme al Consiglio Regionale: «Ricordo quando negli anni Novanta, pur essendo di posizioni politiche diverse, Samuele affrontava tematiche importanti con una grande sensibilità. A colpire è la poliedricità di Samuele, che con questo libro, ha voluto osservare la comunicazione con un grandangolo. Io ritengo che, un lavoro del genere, sia molto importante, perché la comunicazione oggi è il pane della democrazia». Samuele Ciambriello per il suo ultimo libro, ha organizzato un tavolo di vecchi amici, di professionalità distinte, che dibattessero assieme sul tema della comunicazione. Tanti sono stati gli interventi. Lino Zaccaria, Presidente del Corecom Campania ha definito Samuele Ciambriello: «Un protagonista del mondo della comunicazione», parole senz’altro adatte a un personaggio, che con le sue innumerevoli attività, abbraccia tutti i campi del settore.
L’ultimo intervento, di un pomeriggio tanto prolifico da un punto di vista accademico, ma anche sociale, è stato affidato ad Antonio Marciano, Consigliere Regionale del Partito Democratico. Marciano si è voluto soffermare sui cambiamenti che una comunicazione, tanto preponderante, ha sulla società e soprattutto, visto il suo settore, sulla politica. «Ringrazio Samuele e il Dottor Infante per aver affrontato la comunicazione su più aspetti diversi. Ci troviamo oggi nel III millennio, dove si assiste a un boom della comunicazione, tutti comunicano continuamente cosa stanno facendo. C’è quindi, uno stravolgimento delle dinamiche che strutturano la nostra società. La politica chiaramente deve adattarsi a tutto ciò. Fino ad oggi non ci sono mai state forme politiche, arcaiche o moderne che siano, che non abbiano avuto la tentazione di controllare la comunicazione. La scena politica però non può diventare un palcoscenico di Sanremo, dobbiamo avere una leadership, che anche attraverso la comunicazione, sia in grado di costruire la politica».
L’autore Samuele Ciambriello ha concluso l’incontro: «Si comunica per condividere, per rendere comune qualcosa a qualcuno, a volte le parole contano più dei fatti, ma accanto alle parole non devono essere dimenticate le persone e l’importanza, che queste, assumono. Per questo nel capitolo sulla pubblicità spieghiamo che i testimonial costano più della stessa pubblicità». Dopo i canonici ringraziamenti, ha poi voluto salutare i suoi ospiti, con una sua frase, ormai famosa: «Tutti possono comunicare ma non tutti sanno farsi capire».
