Il grande Elmo di bronzo ideato da Arturo Casanova per la città di Capua sarà inaugurato venerdì 27 maggio alle ore 20 in piazza Umberto I insieme con Cosmo16, il nuovo spazio funzionale della città.
Progettato dall’artista, con il sostegno dello studio di progettazione Segmento A di Caserta, come una grande scultura funzionale, l’opera monumentale si apre all’architettura per essere abitata e utilizzata, vissuta. Non un casco protettivo quindi, ma l’elmo che diventa una “casa pensante”. La grande struttura dedicata al condottiero capuano Ettore Fieramosca ha un’altezza di nove metri, un diametro di sei e un peso di 15 tonnellate e sarà il luogo dell’accoglienza, uno spazio fisico e virtuale della città di Capua, una finestra sul mondo ma soprattutto icona del territorio.
L’elmo si propone come una sorta di struttura su scala urbana, unico esempio in Italia, il cui valore artistico si fonde con la funzione di info-point per i turisti e fruibile al suo interno. Ma il Fieramosca Infopoint Monument è anche e soprattutto un’opera monumentale in un nuovo contesto architettonico e urbanistico che è il Cosmo16, uno spazio polifunzionale al servizio della città e del viaggiatore. In questo spazio urbano l’elmo si erge come una sentinella pensosa a difesa del territorio. Piazza Umberto I diventa così un’area di servizi capace di ospitare anche un parcheggio multipiano che si offre, per la sua strategica posizione e per la geometria dello spazio, a fungere da nodo di supporto del complesso di attività pubbliche collettive, il commercio ed i servizi compresi nelle mura della limitrofa città storica. Il vasto spazio di circa 6000 mq ospiterà, dunque, un parcheggio sotterraneo a due livelli per un totale di circa 250 posti auto.
Ancora lo studio Segmento A di Caserta firma e riqualifica la piazza con un progetto donato al Comune di Capua, attuato grazie al sindaco Carmine Antropoli e alla società Capua Multipark dei fratelli Antonio e Nicola Piccolo, che ha voluto arricchire lo spazio sovrastante il parcheggio con la scultura di Casanova. Opera che, ricordiamo, è stata esposta alla Biennale di Venezia nel 2011 proprio sul prato antistante il Padiglione Italia a ben rappresentare i centocinquanta anni dell’Unità d’Italia. Con una visione apertamente meridionale e uno spirito fortemente innovativo.