Martedì 21 ottobre si terrà a Napoli, presso “La Bersagliera” a Santa Lucia, l’incontro “dal vivo” del gruppo virtuale “Democratici contro il fumo rivoluzionario della giunta de Magistris”. Abbiamo chiesto, ai rappresentanti del gruppo, Angelo Costa, Titti Cimmino, Umberto De Gregorio, Elisa Leone, Enrico Pennella, Francesca Santagata, le motivazioni dell’incontro.
«Facebook rappresenta nel web un luogo privilegiato di confronto e discussione e di azione politica. Il gruppo “Democratici contro il fumo rivoluzionario della giunta de Magistris”, nato nel 2012, ha rappresentato e rappresenta un luogo di riflessione e di confronto tra iscritti ai partiti e non iscritti, simpatizzanti o semplici osservatori interessati al dibattito politico e programmatico all’interno del centro sinistra. Il gruppo, con la sua azione critica, spera di aver contribuito a determinare il posizionamento del PD all’opposizione della giunta de Magistris. Oggi questo gruppo sente di dover vivere una naturale “evoluzione”. La città avverte la necessità di una nuova pagina politica ed amministrativa. Il giorno 21 ottobre alle ore 17.00, presso il ristorante La Bersagliera a Santa Lucia, si passerà “dal virtuale al reale” con un incontro, per una volta fisico, di tutti coloro che hanno dato e danno vita alle discussioni nella pagina Facebook. Il tentativo è di dar vita ad un movimento d’opinione dei democratici oltre il fumo ed oltre le tessere.
Oltre il fumo rivoluzionario della giunta de Magistris, oramai palese, ed oltre ogni tipo di fumo politico soltanto estetico. Oltre le tessere e le correnti, che dividono e condizionano sino a paralizzare la vitalità del Pd e la sua incisività d’azione. Il gruppo proseguirà quindi la sua attività, tra iscritti ai partiti e non iscritti, osservatori o semplici simpatizzanti, cercando di costruire analisi e proposte sulla città di Napoli in particolare. Non più contro, ma oltre e a favore di idee e proposte. Un luogo di riflessione nell’ambito del centro sinistra, ben consapevole dei propri limiti, che vuole affrontare i ritardi politici e culturali del nostro territorio».