La questione dell’intelligenza artificiale è affrontata di volta in volta sotto due correnti contrapposte, ovvero è una minaccia o fonte di progresso? Oramai viviamo in una società in continua evoluzione e l’intelligenza artificiale sta sovrastando l‘intelletto umano. Forse dobbiamo essere preparati nel proiettarci in un futuro in cui saremo sempre più dipendenti dalle macchine.?
Molti menti brillanti , come ad esempio Bill Gates , hanno suggerito di guardare con attenzione l’intelligenza artificiale e di evitare uno sviluppo che possa rappresentare una minaccia per l’essere umano. Molti altri pensano che l’intelligenza artificiale metterà il turbo al progresso scientifico, perché permetterà di vincere la sfida sempre più pressante della gestione dei Big Data prodotti dalle nuove tecnologie e che ci darà la capacità di fare scoperte nuove : ne è convinto Alessandro Curioni, vicepresidente europeo e direttore di Ibm Research di Zurigo, convinto sempre di più che la vita delle persone cambierà in positivo.
Tutto ciò rappresenta crescita e progresso ? O è solamente l’inizio della fine? È difficile dare una risposta a tali domande.
Ormai , ci troviamo in un grosso labirinto di dati, algoritmi, utenti collegati in rete, oltre 15 miliardi di connessioni alla rete attive . L’essere umano è proiettato oltre le sue potenzialità , attraverso la tecnologia e la rete non riesce più in una propria intelligenza ma si affida all’intelligenza delle macchine , non riesce più a vedere la realtà ma si ostina a diventare come gli viene suggerito dalla massa della rete.
Molti altri , invece si tuffano in questa sorta di dimensione “parallela” , creano , inventano , promuovono e acquisiscono abilità impensabili, oltrepassano il limite del possibile e dell’immaginabile. Amano stare al passo di click , ormai sono dipendenti da social e siti ! E addirittura immaginano un ipotetico 2020 fatto di auto volanti e robot al proprio comando , in grado di facilitare la propria vita!
È davvero impossibile definire quale sia la giusta corrente da seguire , resta un punto interrogativo da scoprire solamente restando a guardare.
Esposito Maria Carolina