Il 23 settembre a Lisbona nel suggestivo sito archeologico del Teatro Romano, lo scultore Giacomo Rizzo inaugurerà la personale, «Na palma de uma rocha’», la mostra è organizzata dall’Istituto Italiano di Cultura di Lisbona.
Il progetto di scultura e installazione dell’artista italiano è dedicato al tema del rapporto tra la terra e il mare, dei suoi rapporti interpersonali e della sua esperienza umana. Rizzo rintraccia il viaggio spazio-temporale attraverso il Mediterraneo che viene visto come lo descriveva lo storico Fernand Braudel come ‘pianura liquida, interrotta da porte’. Riunire due porte tra loro particolarmente affini, quali le città di Palermo e Lisbona, è l’intenzione di Giacomo Rizzo, all’interno di un progetto più vasto sulle ‘porte’ del Mediterraneo al quale l’artista sta lavorando. La mostra è a cura di Màrio Caiero, intende esplorare e rendere poetiche tematiche complesse che si rintracciano tra la storia ed il mito, il tessuto urbano e la geografia antropica.
Giacomo Rizzo, nato a Palermo nel 1977, è professore di Scultura e Tecniche di fondazione all’Accademia di Belle Arti di Palermo. La sua poetica è una continua ricerca di estetica e linguaggio attraverso il contatto diretto con la natura e il suo territorio che diventa luogo dell’anima. Le sue opere e installazioni sono presenti in numerose collezioni pubbliche e private in musei internazionali. Fra le sue opere e monumenti pubblici più recenti: 2019, ‘Il mare di Sebastiano Tusa, Ustica, la prima scultura in marmo collocata nelle profondità della riserva marina; 2018-2019, realizzazione di due sculture-base per il Kourous di Lentini, Palazzo Branciforte; 2014, ‘The Pat’, Palazzo Onu, New York.
L’esposizione è visitabile fino al 31 dicembre 2020.
Per maggiori informazioni:
www.iiclisbona.esteri.it; http://www.museudelisboa.pt/equipamentos/teatro-romano.html
A cura di Raffaele Fattopace