Stamane Prudence è approdata finalmente a Napoli. Trenta ore per raggiungere la Sicilia ed altre 18 fino allo scalo marittimo partenopeo, perchè la concomitanza del G7 a Taormina ha suggerito alle autorità italiane di imporre il divieto di attracco sull’isola. «Scelta irresponsabile – così la definisce Michele Trainiti, il responsabile della campagna di soccorso dell’organizzazione – perchè ci ha obbligati a prolungare la traversata in condizioni assurde. Sulla nave stavano il doppio delle persone che avrebbero potuto navigare. Molti ustionati dalla miscela di acqua marina e nafta. Alcuni feriti. tutti disidratati e provati». Prudence, la scorsa settimana, si è trovata da sola a recuperare i disperati. «Dalle 7 del mattino -racconta Trainiti – alle cinque del pomeriggio abbiamo issato continuamente persone a bordo. Il mercantile più vicino a noi era ad otto ore di navigazione».
E’ arrivata nel porto di Napoli e sono iniziate le operazioni di sbarco dei 1449 immigrati che si trovavano a bordo della nave ong ‘Vos Prudence’ di Medici Senza Frontiere. La nave è stata fatta ormeggiare al molo Carmine e sono state predisposte tutte le attività logistiche per effettuare lo sbarco. Ancora non è stata resa nota la destinazione dei migranti raccolti da Msf e da motovedette della Guardia Costiera da ben dodici diversi barconi in appena 10 ore. Alle 21 di ieri, dopo l’allarme lanciato sull’assenza di generi di prima necessità a causa del sovraffollamento era stata fatta approdare a Palermo per essere prima di ieri sera,attorno alle 21, dopo l’allarme lanciato dai responsabili di Msf sull’assenza di generi di prima necessità a causa del sovraffollamento della nave – la capienza è di 600 persone – era stata fatta approdare a Palermo per essere rifornita di beni di prima necessità. A bordo 140 donne, 45 bambini, uno dei quali di appena una settimana e due cadaveri recuperati da un gommone.