Luca De Fusco continua a far discutere di sé. Dopo lo scandalo scoppiato riguardo le assunzioni “falsate” al Teatro Mercadante, sulla figura del direttore artistico, si è aperta un’ennesima polemica. Negli ultimi giorni De Fusco si trova nell’occhio del ciclone. A far parlare, questa volta, è il suo doppio incarico di direttore artistico, ruolo che attualmente ricopre sia per il Teatro Mercadante sia per la kermesse teatrale del Napoli Teatro Festival. Doppio incarico, che chiaramente comporta un duplice stipendio. Stando, infatti, alle ultime indiscrezioni pubblicate dal Corriere del Mezzogiorno, sembrerebbe che De Fusco percepisca per il suo incarico al Mercadante all’incirca 130 mila euro, che arriveranno a 150 mila nei prossimi mesi, a cui si deve aggiungere il compenso di 100 mila euro annui, per l’incarico di direttore artistico del Napoli Teatro Festival, a cui si sommano 40 mila euro di rimborsi spese, per arrivare a un totale di 290 mila euro. Uno stipendio che supera di poco quello del Presidente della Repubblica.
Ma non è solo questa remunerazione da capo giro che sta facendo discutere. Un’altra notizia si è scagliata contro Luca De Fusco. Pare infatti, che proprio a causa di questo suo doppio incarico, la fondazione Campania dei Festival, quest’anno non possa ricevere fondi dal Fus, il Fondo Unico per lo Spettacolo. «La normativa dei contributi allo spettacolo dal vivo è molto chiara, prevede l’esclusività della prestazione del direttore artistico. E’chiaro che se De Fusco dirige il Mercadante, non potremo prendere in considerazione un’eventuale richiesta di finanziamenti al Teatro festival, che lui stesso dirige», questa è stata la spiegazione del direttore generale del Fus, Salvo Nastasi.
Lo stesso De Fusco, però, pare che abbia già deciso di fare un passo indietro. Sarebbe troppo grande la responsabilità d’impedire alla fondazione Campania dei Festival di ricevere fondi tanto importanti, soprattutto, alla luce del ritardo con il quale stanno iniziando i lavori. Il direttore, infatti, ha dichiarato che è disposto a ridimensionare la sua figura all’interno del Napoli Teatro Festival. E’stato lui stesso a dire che il Teatro Mercadante, da poco divenuto Teatro Nazionale, richiede un grande impegno, che non gli permetterebbe di dedicarsi pienamente alla Fondazione Campania dei Festival. «Del Festival sono formalmente un consulente e le consulenze si possono formalmente rimodulare», queste le parole di De Fusco. Parole che però, si scontrano, con quanto afferma Nastasi, che ha spiegato: «E’una questione sostanziale di merito non di forma contrattuale». Quindi, neanche un ridimensionamento dell’incarico basterebbe, è necessario che il direttore artistico della Fondazione si dedichi in modo esclusivo al suo compito. Le dichiarazioni di Nastasi saranno sicuramente ascoltate da Luca De Fusco, che è stato il primo a dirsi disposto a un ridimensionamento del suo ruolo, ridimensionamento che però non basterebbe. L’unico modo per far sì che il Fus elargisca fondi a favore del Napoli Teatro Festival, pare sia che De Fusco abbandoni la “scialuppa”. E le dimissioni sembrano essere l’unica soluzione possibile, che si sta paventando nelle ultime ore.