E’ morto lo scrittore spagnolo Juan Goytisolo, grande romanziere che scelse la via volontaria dell’esilio durante il regime franchista.L’annuncio della scomparsa è stato dato dall’agenzia letteraria Balcells. Nel 2014 Goytisolo era stato insignito del Premio Cervantes, il più importante riconoscimento letterario di lingua spagnola.
Nato a Barcellona nel 1931, Goytisolo , autore di numerosi romanzi, reportage e saggi. In pieno regime franchista, che ha sempre messo al bando i suoi libri, nel 1956 lascia la Spagna e si stabilisce a Parigi, dove lavora per la casa editrice Gallimard; tra il 1969 e il 1975 è professore di letteratura negli Stati Uniti; poi vive tra Tangeri e Parigi; infine, nel 1996, dopo la morte di sua moglie, si stabilisce definitivamente a Marrakech. La sua vita è una storia di rotture culturali: dapprima con la sua patria vittima della dittatura franchista, poi con l’Europa e l’Occidente, incapaci di dialogare con le altre civiltà.
Goytisolo è autore di oltre venti romanzi e di racconti, tra cui «La risacca», «Per vivere qui», «Lutto in paradiso», «Giochi di mano», «Juan sin tierra», «Don Julián» e «Carajicomedia». Presso Einaudi ha pubblicato «Fiestas» (1959), «L’isola» (1964) e «Le settimane del giardino» (2004). Tra gli altri libri tradotti in italiano «Oltre il sipario» (L’ancora del Mediterraneo, 2004), «Karl Marx Show» (Cargo, 2005), «Paesaggi dopo la battaglia» (Cargo, 2009), «La Spagna e gli spagnoli» (Mesogea, 2005), «Esiliato di qua e di là. La vita postuma del Mostro del Sentier» (Mimesis, 2014).
(il Mattino.it)