Nella prima mattinata è arrivata la notizia della morte di Fabrizio Frizzi. Uomo dal grande cuore, che con le sue trasmissioni tra quiz e show ha saputo unire famiglie e spettatori di tutta Italia.
Era ricoverato all’Ospedale San Andrea di Roma in seguito ad un’emorragia celebrale. La moglie Carlotta, il fratello e i familiari danno il triste annuncio seguito dalla frase: “Grazie per tutto l’amore che ci hai donato”. Lo scorso ottobre Frizzi dovette sospendere la registrazione della trasmissione ” L’ Eredità” poiché colto da un malore, ischemia per la precisione e dimesso pochi giorni dopo dal policlinico Umberto I di Roma. Tornò in televisione alla conduzione del programma lo scorso dicembre e parlando sempre della sua malattia disse di non aver vinto ancora, e che se fosse guarito completamente ne avrebbe parlato e raccontato tutti i dettagli, anche perché voleva diventare testimone della ricerca che tanto lo ha aiutato.
Volto molto amato dal pubblico, Frizzi ha esordito in Rai con la tv dei ragazzi nel 1980. Da “Scommettiamo che” a “Europa Europa”, dal preserale “Luna park” alla maratona benefica “Telethon”, è diventato uno dei volti più popolari e amati dal pubblico.
Molti ragazzi lo ricordano per la sua esperienza da doppiatore, ricordiamo infatti che ha prestato la voce al cowboy più amato dei film d’animazione, Woody, nella trilogia di Toy Story.
Il suo stile di conduzione era ispirato a Corrado e la sua fama è tale da essersi meritato una citazione sul numero 2778 di Topolino. Il 18 febbraio 2009, infatti, è stata pubblicata la storia “I Bassotti e gli insoliti ignoti”, dove i furfanti partecipano al quiz Soliti ignoti-Identità nascoste condotto da Paprizio Sfrizzi, versione topoliniana del Frizzi nazionale.
Enrico Esente
