“Il piano regionale sui rifiuti è fallito. Lo dimostrano le proteste delle comunità che si ribellano puntualmente a una programmazione folle e insensata. Una programmazione che avrebbe dato risultati di tutt’altro tipo, se fosse stata gestita diversamente”. E’ quanto denuncia il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Maria Muscarà a margine dell’audizione della Commissione Terra dei Fuochi, nel corso della quale ha dato voce alle comunità che si oppongono alla costruzione di un impianto per il trattamento del rifiuto umido. Un impianto del valore di 26.499.998,90 euro a valere sui Fsc (Fondo per lo sviluppo e la coesione) 2014-2020.
“Insistiamo – sottolinea Muscarà – affinché i comuni si uniscano nella realizzazione di piccole compostiere di comunità, più semplici da gestire e a minor impatto ambientale. Ma l’assenza di una interlocuzione da parte della Regione con i territori in fase di programmazione non solo ferisce i cittadini, ma non giova alla produzione del compost vero che nei lunghi trasporti verso gli impianti si trasforma in fango inutile per i concimare i terreni. Di questo passo, ci ritroveremo tanti impianti come quello di Salerno, chiuso da un anno. Il Movimento 5 Stelle è a favore del recupero della materia. Chiediamo, dunque, alla Regione un piano rifiuti alternativo che vada in questa direzione, all’applicazione della legge 14 del 2016 che (art. 26) sancisce le funzioni degli Ato, gli enti d’ambito ai quali viene chiesto di predisporre, adottare e approvare il piano d’ambito in coerenza con gli indirizzi emanati dalla Regione, in attuazione del Piano regionale per la gestione dei rifiuti urbani”.