Una serie di spari da un’auto in corsa hanno scatenato il panico a Macerata facendo alcuni feriti, tra cui due stranieri.
I colpi di pistola sono partiti da un’Alfa Romeo 147 nera che si spostava per le vie della città, sparando e terrorizzando i cittadini. L’uomo è sceso dall’auto, si è tolto il giubbetto, ha indossato una bandiera tricolore sulle spalle, salendo sui gradini del Monumento. Si è poi girato verso la piazza, ha fatto il saluto fascista. In seguito, sono arrivati i carabinieri, ha ammesso le proprie responsabilità e non ha opposto resistenza. Gli spari in particolare in via Cairoli, in via Spalato e anche in via dei Velini, zone toccate dalle indagini per il caso di Pamela Mastropietro.
Il sindaco di Macerata Romano Carancini ha tolto il coprifuoco. “Restate in casa“ era stato il messaggio lanciato alla cittadinanza mentre erano segnalate le sparatorie in varie parti della città.
Sul profilo Facebook della madre di Pamela Mastropietro, nelle ore precedenti la sparatoria, sono comparsi commenti razzisti, tanta rabbia e voglia di vendetta da parte di diversi utenti. “Deve morire non merita di vivere, bastardi la pagherete, ci vuole al pena di morte“: questi i commenti che si leggono sotto alcuni post nella bacheca di Alessandra Verni. Molti anche i commenti e gli insulti contro gli immigrati, i “neri” che “devono essere espulsi e no devono o girare liberamente”.
Il premier Paolo Gentiloni ha lasciato in anticipo un’iniziativa elettorale con Emma Bonino per seguire da palazzo Chigi gli sviluppi della sparatoria.