Mimmo Malfitano, giornalista de La gazzetta dello sport, è intervenuto ai microfoni Radio Club 91, nel corso di Globuli Azzurri, condotto da Samuele Ciambriello ed in onda tutti i giorni dal lunedì al venerdì dalle 16 alle 17:
“Sarri ha mostrato intelligenza nella partita di ieri sera avendo a disposizione dei giocatori di indubbia qualità – ha dichiarato -. Non bisogna sforzarsi troppo per convincerli della loro qualità e sta a loro dal punto di vista caratteriale mettere in pratica tutto il lavoro di una settimana. Sarri ha avuto l’opportunità di lavorare ad un gruppo in parte già definito negli anni scorsi e che è disposto a seguire il suo credo tecnico e tattico.
Benitez non è riuscito a trarre il massimo dai suoi giocatori, invece Sarri con una politica più umile e di maggiore accortezza è riuscito a far funzionare meglio il tutto. Il tecnico azzurro è un uomo molto pratico, che è aiutato dai suoi trascorsi ad essere una persona umile, a non bearsi dei risultati e a non guardare sempre al prossimo match”.
Pensiero rivolto poi al match di campionato di Domenica contro l’Udinese.
“Sarà essenziale fare una buona performance anche perchè il Napoli ha la partita facile e, volendo stare dietro ai numeri, c’è tutta la possibilità che riesca ad essere la prima squadra in classifica al termine della giornata di campionato. In più, il primo posto nel girone di Europa League, rappresenta già una grande soddisfazione perchè a livello europeo il Napoli non ha eguali”.
Malfitano ha poi parlato di Gabbiadini: “Manolo è un giocatore castigato nelle partite di campionato e che ha nell’Europa League l’occasione per brillare, per evidenziare le qualità incredibili sotto rete. Per lui è stato un momento di conferma, non di passaggio. Sarri ha avuto modo di capire che ha a disposizione uno dei migliori attaccanti del calcio italiano. Per Gabbiadini sarà molto difficile trovare spazio nelle partite che contano, probabilmente dovrà aspettare il proprio momento in futuro e forse, arrivare a un chiarimento con la società”.
Chiusura dedicata alle dichiarazioni di De Laurentiis sulla storia e la nascita del Napoli.
“De Laurentiis avere dovuto ricordare che il Napoli è nato nel 1926. Il presidente non ha diritto di screditare la storia del Napoli, poichè il calcio è anche cultura in Italia. Sotto certi aspetti ha disconosciuto il passato, la storia di due scudetti, di una coppa Uefa, di tre coppe Italia di sette anni di Maradona, Altafini, Sivori…
Affermare che il Napoli è solo quello nato nel 2003, è un offesa verso l’intelligenza e la cultura dei napoletani”.