LIBERA Presidio di Torre Annunziata “Raffaele Pastore e Luigi Staiano” esprime la massima soddisfazione per la sentenza della Corte d’Appello di Napoli che riconosce a Salvatore, figlio di Matilde Sorrentino, la mamma coraggio uccisa il 16 marzo del 2004 per aver denunciato gli autori di comportamenti pedofili nei suoi confronti, un risarcimento di 800.000 euro per avergli negato il “diritto all’infanzia”.
Sono passati tanti anni, ma la giustizia, anche se lentamente, arriva, sia pure nella forma di una riparazione economica, non comparabile con le violenze subite e la morte di una madre.
Un grazie va ai difensori, gli avvocati Elena Coccia e Marco Ferrara, da sempre impegnati contro la camorra.
Giuseppe e Salvatore nel dodicesimo anniversario dell’assassinio di Matilde, nel marzo 2016, scrissero a Libera, che organizzò una Giornata di Memoria ed Impegno:
“Vi ringraziamo per l’invito, ma come abbiamo già detto a telefono non vogliamo esporci più di tanto. Ringraziamo di cuore tutta l’associazione e tutti i ragazzi che ricordano il sacrificio che ha fatto nostra mamma. Sono 12 anni che non c’è più. Le hanno tolto una vita, l’essere una mamma che doveva vedere ancora il resto della vita… non c’era quando sono nati i nipotini… non c’era quando li abbiamo battezzati… non c’e più… e noi ci siamo spenti con lei… non sappiamo più cos’è ridere… Siamo rimasti soli, senza un lavoro, senza una casa, e in più dobbiamo nasconderci per paura. Così vincono loro. Vi ringraziamo di cuore, i figli di mamma coraggio, Giuseppe e Salvatore”.
Libera augura ai ragazzini, ora diventati adulti, di trovare uno spazio di felicità nella loro vita presente e futura, anche se torturata dalla violenza umana.
Michele Del Gaudio