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Manovra, Conte: “Raggiunta intesa”. Al voto da lunedì

La maggioranza di governo, nel corso del vertice a Palazzo Chigi, ha trovato l’accordo su tutti i punti di attrito. “Abbiamo lavorato per mettere a punto gli ultimi dettagli del ddl di Bilancio – ha detto il premier Conte -. Abbiamo un quadro completo” che, “ferme restando le prerogative del Parlamento”, segna un’intesa “nella maggioranza. Trovata quindi una mediazione sui nodi finora irrisolti della Manovraplastic tax e sugar tax su tutte.  La commissione Bilancio del Senato voterà gli emendamenti alla Manovra da lunedì con l’obiettivo di arrivare al via libera entro venerdì.

Il premier, nella conferenza stampa tenuta al termine del vertice di maggioranza ha spiegato che il governo ha “elaborato una proposta di Manovra molto articolata e rispetto al quadro iniziale, che abbiamo dovuto affrontare, è molto efficace: per prima cosa ha sterilizzato per 23 miliardi le clausole Iva, scongiurando la misura più proibitiva che avrebbe avuto conseguenze regressive” e avrebbe rischiato di causare una “recessione economica” con un “aggravio di oltre 500 euro” per le persone.   Sulla palstic tax, la maggioranza ha trovato un’intesa con il rinvio di sei mesi, a partire da luglio 2020, dell’entrata in vigore e la riduzione dell’85% dell’impatto, in modo da permettere alle imprese, ha spiegato Conte di “avere tutto l’agio temporale per adottare le strategie conseguenti”.

Il premier ha quindi spiegato come il governo sia intervenuto anche sulla sugar tax: – “Siamo intervenuti anche sulla sugar tax” mantenendo l’impostazione perché “si cambino alcune abitudini di vita e i produttori siano orientati a non produrre bevande soverchiamente” zuccherate, ma la tassa scatterà “dal 1 ottobre” così le imprese avranno “tutto l’agio temporale per riformulare le loro linee produttive e rielaborare le loro strategie imprenditoriali”. 

Altro nodo superato è stato quello della tassa sulle auto aziendali. “Abbiamo azzerato la tassa sulle auto aziendali – ha spiegato il presidente del Consiglio -. Nessuno dica più che siamo il governo delle tasse”.

 Dovrebbe arrivare, anche, una stretta sulle lotterie istantanee con l’inasprimento del prelievo sulle vincite dei giochi d’azzardo. In particolare per coprire le modifiche alla sugar e plastic tax, stando a quanto emerso, una delle ipotesi sarebbe una tassa sulle vincite oltre i 25 euro. Si andrebbero quindi ad ampliare le vincite su cui si applica il prelievo del 15%.

Il tetto a partire dal quale applicare il prelievo è però ancora allo studio e non c’è un’intesa definitiva su questa misura. In ogni caso i giochi dovrebbero entrare nel capitolo delle coperture.

A lavori ancora in corso, il premier ha lasciato il vertice di maggioranza a Palazzo Chigi, per recarsi al Quirinale dove ha visto il Capo dello Stato per un incontro “interlocutorio”. Il presidente del Consiglio avrebbe infatti aggiornato Mattarella sulla Manovra.

L’esame della Manovra in Commissione al Senato slitta a lunedì  9 dicembre alle 13. E’ quanto ha stabilito l’Ufficio di presidenza della Commissione, ipotizzando una lettura unica “vera” a palazzo Madama. In pratica, tutte le modifiche di Camera e Senato saranno effettuate a palazzo Madama e il testo arriverà blindato a Montecitorio. Questo per consentire alla maggioranza di trovare la quadra su tutti i nodi aperti. Il termine per i sub-emendamenti è fissato a lunedì alle 13. I relatori presenteranno già domani un primo pacchetto di emendamenti mentre un secondo dovrebbe arrivare lunedì e dovrebbe includere “anche le istanze della Camera”.

Berlusconi-Meloni-Salvini:  “C`è crescente preoccupazione per il liquefarsi della maggioranza di governo, che però propone una Manovra disastrosa a base di tasse e manette”. E’ quanto si legge in una nota congiunta di Silvio Berlusconi, Giorgia Meloni e Matteo Salvini al termine di un vertice del centrodestra ad Arcore. “Lega, Forza Italia e Fratelli d`Italia rappresentano la coalizione di centrodestra che è largamente in testa in tutti i sondaggi e governa la maggioranza delle Regioni, sentono il dovere di difendere gli interessi degli italiani e vogliono riportare alla guida del Paese il buon governo”. 

Immediata è arrivata la replica del leader del Movimento 5 Stelle, Luigi Di Maio: “Salvini, Berlusconi e Meloni non perdono occasione per tacere – ha affermato -. Parlano di una Manovra piena di tasse quando se non fosse stato per questo governo oggi gli italiani starebbero pagando 600 euro in più di Iva. Le bugie che raccontano tutti i giorni agli italiani ormai sono innumerevoli. Sono buoni per le televendite, non per governare”.

 

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