Il Consiglio dei ministri ha approvato il testo della legge di Bilancio. La maxi Manovra da 38 miliardi di euro, che aveva ricevuto un via libera salvo intese circa un mese fa, è ora attesa in Parlamento. Aumentano i fondi per gli asili nido e vengono stanziate risorse aggiuntive per il potenziamento delle strutture comunali. Si tratta di 100 milioni nel 2022, 150 milioni nel 2023, 200 milioni nel 2024, 250 milioni per il 2025 e 300 milioni di euro annui dal 2026.
Ora per l’approvazione entro il 31 dicembre, riporta Tgcom24, sarà un vero e proprio tour de force. “Penso che domani o al massimo nelle prime ore di mercoledì” il testo della Manovra sarà inviato alle Camere, spiega il ministro Federico D’Incà. Si inizierà in commissione Bilancio a Montecitorio con il tradizionale giro di audizioni per poi passare al Senato, dove nel frattempo si lavora al decreto Ristori. Nel comunicato finale del Cdm, in cui si è anche discusso dell’ipotesi di nuovo scostamento di bilancio, il governo parla di un “impianto complessivo sotto il profilo finanziario invariato”, con misure “trasversali per la crescita”.
Catalfo: “Oltre 38 miliardi per superare l’emergenza Covid” – “Abbiamo approvato la Manovra con la quale stanziamo oltre 38 miliardi per aiutare il tessuto sociale e produttivo ad affrontare e superare l’emergenza. E’ una Manovra importante e ambiziosa, che interviene sul presente e sul futuro del Paese e che rafforza la rete di protezione per imprese, famiglie e lavoratori”. Lo ha scritto su Facebook il ministro del Lavoro Nunzia Catalfo, elencando il pacchetto di misure per lavoro e Welfare.
Gualtieri: “Risorse per Sud, sanità e lavoro” – “Ci sono risorse per la sanità, le imprese, il lavoro, e in più un forte investimento sull’occupazione femminile e sul Sud”, esulta sui social il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, che conferma il fondo pluriennale da 50 miliardi per gli investimenti pubblici e rilancia: “Nelle prossime settimane sono in arrivo nuove misure”. La Manovra, spiega in serata ai sindacati, sarà “rafforzata e va letta d’intreccio con il Recovery Plan che stiamo finalizzando, e con i decreti Ristori”.
Fondi asili: 100 milioni nel 2022, 300 milioni a regime – Aumentano i fondi per gli asili nido. La manovra 2021 stanzia risorse aggiuntive per il potenziamento delle strutture comunali: si tratta di 100 milioni nel 2022, 150 milioni nel 2023, 200 milioni nel 2024, 250 milioni per il 2025 e 300 milioni di euro annui a partire dal 2026. Gli stanziamenti rientrano nel fondo di solidarietà comunale incrementato anche per lo sviluppo dei servizi sociali: 215.923.000 euro per l’anno 2021, 254.923.000 euro per l’anno 2022, 299.923.000 euro per l’anno 2023, 345.923.000 euro per l’anno 2024, 390.923.000 euro per l’anno 2025, 442.923.000 euro per l’anno 2026, 501.923.000 euro per l’anno 2027, 559.923.000 euro per l’anno 2028, 618.923.000 euro per l’anno 2029 e 650.923.000 euro a decorrere dall’anno 2030.
Proroga contratti a termine estesa fino a marzo 2021 – La deroga sul rinnovo dei contratti a tempo determinato, introdotta dal decreto rilancio fino a fine 2020, viene prorogata fino al 31 marzo 2021. E’ quanto emerge dall’ultima bozza della manovra. Fino a quella data sarà quindi possibile rinnovare o prorogare, per un massimo di 12 mesi e per una sola volta, i contratti di lavoro subordinato a tempo determinato, in deroga al numero massimo delle proroghe e alla durata massima di 36 mesi.
Per il Sud prorogato il credito d’imposta – Per il Mezzogiorno viene prorogato al 31 dicembre 2022 il credito d’imposta esistente per gli investimenti nelle Regioni del Sud, mentre per le attività di ricerca e sviluppo viene inserita per il 2021-22 la possibilità di usufruire di un bonus fiscale pari al 25% per le imprese con almeno 250 dipendenti, un fatturato di almeno 50 milioni o un totale di bilancio di almeno 43 milioni. Il credito sale al 35% per le imprese che danno lavoro ad almeno 50 persone, abbiano un fatturato annuo di almeno 10 milioni, e al 45% per le piccole imprese che occupano meno di 50 persone e realizzano un fatturato annuo o un totale di bilancio annuo non superiori a 10 milioni. Per migliorare la gestione dei fondi della politica di coesione vengono autorizzate 2.800 assunzioni.
Gli “Ecosistemi dell’innovazione” – E ancora per il Sud arrivano, con una dotazione di 50 milioni nel 2021, gli “Ecosistemi dell’innovazione” per favorire il perseguimento di obiettivi di sviluppo, coesione e competitività dei territori nelle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. Nell’ultima versione del testo compare anche un fondo da 30 milioni di euro per i comuni “marginali” colpiti dallo spopolamento, e uno da 36 milioni per favorire l’attrazione degli investimenti e la realizzazione di progetti di sviluppo nelle aree dismesse o in disuso.
L’assegno unico per le famiglie – Confermate le misure annunciate nelle scorse settimane. C’è l’assegno unico per le famiglie con 3 milioni nel 2021. E la possibilità di accedere a ulteriori 12 settimane di cassa Covid, con la proroga del blocco dei licenziamenti al 31 marzo 2021, termine ultimo anche per lo stop ai divieti sui contratti a tempo. Ancora, confermata la decontribuzione per l’assunzione di giovani fino a 35 anni per 3 anni – 4 al Sud – e per le donne, oltre al fondo per l’imprenditoria femminile e i 50 milioni per la promozione dello sport di base.
“Fondazione per il futuro delle città” – Cinque milioni di euro, infine, vengono stanziati per la “Fondazione per il futuro delle città”, finalizzata alla realizzazione di un centro di ricerca specializzato nello studio delle piante come fonte di possibili soluzioni da applicare alla salvaguardia dell’ambiente e al miglioramento dei nostri centri urbani.
Via libera a 189 assunzioni di personale medico – Sul fronte sanità, oltre alle misure già annunciate, arriva in extremis il via libera a 189 assunzioni di personale medico da parte dell’Inps per l’assolvimento delle funzioni medico-legali di propria competenza e una sezione speciale dell’albo dei medici, istituita dal presidente dell’Ordine della provincia di Bolzano, alla quale possono essere iscritti i professionisti che sono a conoscenza della sola lingua tedesca.