E’ il 28 Giugno 2007. A Napoli per 5,5 milioni di Euro, arriva un ragazzino Slovacco. Si chiama Marek Hamsik. Ha un look semplice, capelli a spazzola e qualche tatoo.
Reja lo inserisce subito nel suo 3-5-2 facendolo esordire all’età di 20 anni, il 15 Agosto 2007, contro il Cesena. Marek non si fa’ attendere tantissimo. Segna all’esordio.
Il 16 Settembre 2007 sigla la sua prima rete in Serie A. Il 2-0 contro la Samp è suo: Hamsik appoggia di spalla verso Zalayeta che chiude il triangolo mandando in porta lo slovacco che di sinistro insacca. Ricordate?
Quella fù la PRIMA CORSA di Marek verso la curva, quella curva, quel tifo che gli permetterà di non desiderare altra maglia.
Due anni dopo, nel 2009, Hamsik entra definitivamente nel cuore dei Partenopei. Il Napoli sfida la rivale storica, la Juventus. La squadra azzurra va sotto 2-0. Accorcia lo slovacco nella ripresa. Datolo pareggia i conti ed a 8 minuti dal 90esimo, Hamsik ci riesce. Segna. E corre, corre forte verso il settore riservato al tifo azzurro. La SECONDA CORSA. Hamsik regala alla città di Napoli la vittoria a Torino che mancava da 21 anni.
Il Napoli ed Hamsik crescono insieme. Quel taglio a spazzola non c’è più. E’ spuntata una cresta sulla testa dello Slovacco. Una cresta che tende verso l’alto,come il suo Napoli ed i suoi sogni.
Passano altri due anni e il 17 azzurro trova la sua prima rete in Champions. Proprio quel numero 17 che a Napoli è visto come “segno di sfortuna” diventerà poi, grazie a MAREK, indice di fortuna.
Vince il suo primo trofeo il 20 Maggio 2012, riuscendo a battere la Juve per 2-0 in finale di Coppia Italia.
Ed il 31 Gennaio 2014, quel ragazzino assolutamente sconosciuto 7 anni prima, è il NUOVO CAPITANO del Napoli.
L’amore che Napoli prova per il suo capitano è fuori dal comune. Hamsik è il figlio che Napoli ha adottato, non conta più l’origine. Per i Napoletani Marek non esiste più, esiste solo Mare-chiaro.
Negli anni tanti assist, tanti goal. Di destro, di sinistro. Come l’ultimo; quel sinistro che termina alle spalle del portiere del Besiktas e quella corsa, LA TERZA CORSA verso i tifosi, quella rabbiosa in cui il CAPITANO si batte il pugno al petto come a dire “ CI SONO IO . . Da 9 lunghissimi anni, CI SONO IO” .
Continua a correre CAPITANO, corri più forte.
-Quella tra Marek Hamsik e la città di Napoli è una storia d’amore destinata a non finire.