Pierpaolo Marino, ex dirigente del Napoli, è intervenuto ai microfoni di Radio Club 91, durante il programma Globuli Azzurri di Samuele Ciambriello, in onda dal lunedì al venerdì dalle 16 alle 17. “L’appeal dell’Europa League è cresciuta moltissimo – ammette Marino -. Credo che sia una bella passerella per chi arriva alle semifinali e finali, anche se poi i gironi sono un po’ troppo allargati. Sarri ha ragione sulla polemica del calendario, ma è chiaro che bisogna privilegiare la Champions sia per la questione economica che di passerella. Anche quando il Napoli era in Champions veniva privilegiato, purtroppo questa Europa League. Turn Over? Io ci ho giocato con l’udinese a Varsavia e non è una passeggiata come si possa pensare. D’altronde il Napoli è superiore, ed ha la rosa per fare il turn over. Gabbiadini può tranquillamente sostituire sia Higuain che Mertens. Lavezzi? Avevo un mio capo scouting che mi parlava di lavezzi, ed io a dire la verità stavo comprando Palacio, ma costava troppo. Individuai così in quel ragazzo un calciatore che poteva far esaltare la piazza. Così chiamai il mio amico Ramon Diaz che lo allenava al San Lorenzo, e mi disse che era uno abbastanza esuberante nella vita privata, ma quando poi andava in campo gli perdonava tutto”.
Marino poi ha parlato anche della questione Stadio San Paolo. “Stadio? Proprio in base alla mia esperienza trovo sempre delle difficoltà, da nord a sud. A Napoli ho visto sempre massima collaborazione da parte del comune, sia nella parentesi dello scudetto, sia dopo in serie C con la Napoli Soccer. Hanno avuto riguardi pazzeschi nella rinascita del Napoli, la Iervolino e la sua giunta mostravano molta disponibilità”.
Sullo stesso argomento si è espresso anche Mario Zaccaria, presidente dell’Ussi Campania: “Legittimamente sindaco e consiglio devono leggere e tener conto delle carte, perché al di là della firma ci sono controlli successivi che tutte le alte istituzioni dello stato faranno . Non penso che bastino i 20 milioni che De Laurentiis ha proposto, pensiamo a quello che ha investito la Juventus nel progetto del nuovo stadio. La cosa che mi conforta è, però, sapere che a presentare il progetto sullo stadio sia lo stesso architetto dello Juventus Stadium. Un grande professionista che se facesse uno stadio come quello di Torino sarebbe un’opera d’arte”.