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Martina Colombari: «Anche chi è magra è sottoposta a critiche»

L’ex Miss Italia, 45 anni, e dal fisico super tonico, ha lasciato un vero e proprio  un saggio sulla cura di sé che parte non solo da una regolare routine di bellezza, ma da un impegno giornaliero a migliorare il proprio benessere fisico, mentale e interiore ha parlato in un’intervista a “VanityFair”. Ecco quanto evidenziato da “Linkabile”:

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Con il corpo che si ritrova a 45 anni viene spontaneo chiedersi quante ore di allenamento faccia al giorno Martina Colombari. «Un’ora e mezza, anche tutti i giorni, di attività fisica in palestra con i pesi insieme al mio personal trainer, Gabriele Corradi, che mi segue da 16 anni, poi all’aperto e con le attrezzature dei parchi faccio calisthenics, che utilizza il peso del proprio corpo come resistenza, è lo stesso metodo che usava Jury Chechi, e corro un po’».

l’ex Miss Italia nata a Riccione, oggi attrice e influencer con il suo milione di followers su Instagram, si affida a questa caparbietà e disciplina per preservare la sua bellezza e costruire giorno dopo giorno il suo benessere. La tonicissima Martina Colombari, infatti, nonostante abbia spesso ricevuto accuse per i suoi post social che mostrano il suo corpo fisicato e muscoloso, da molti tacciato come modello estetico «anoressico», è una cultrice di una vita sana, fondata su un’alimentazione clean che aiuta a vivere meglio, più a lungo e più sereni. «A differenza di quello che pensano in tanti non sono una sportiva, ma una sportivamente disciplinata. Faccio attività fisica perché tutto quello che si sviluppa dopo, come dopamina e serotonina, è puro benessere e la giornata parte al meglio». L’abbiamo sentita al telefono per farci raccontare come fa a far tutto senza mai sentirsi colpita dall’opinione altrui

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C’è chi riceve commenti poco graditi per il corpo morbido e chi se magra e in forma come lei non è esente da critiche, come si fa a non curarsi degli haters sui social?
«Di recente in un dibattito dedicato proprio ai corpi delle donne, curvy, formosi, dalle linee morbide o abbondanti, ho fatto presente che anche chi è magro, che non ha un peso forma di quelli che la gente si aspetta, perché ha un corpo sportivo, fisicato, allenato, o soffre di un disturbo alimentare, è sottoposto a critiche. La questione è che la gente non accetta le diversità di razza, di religione, di sesso, ma anche quella dovuta a un aspetto che non è come quello degli altri. Siamo in un momento in cui ci viene chiesto di essere fatti con lo stampino, di omologarci, e il covid non ci ha aiutato, perché siamo diventati irascibili e più irritabili. Se pure siamo in una fase di evoluzione, che di solito porta a un miglioramento, sembra in realtà che non ci sia crescita, come se non fossimo pronti ad accettare i cambiamenti e le novità. Dov’è scritto quali devono essere gli standard di un corpo? Oppure che un uomo debba per forza amare una donna o che dobbiamo nascere tutti dello stesso colore? È per questo che più di tanto i commenti negativi non mi danno fastidio, perché so io come mi sento, se sto bene o male, se sono serena o no, o quanto l’attività fisica mi sia utile per sentirmi in forma, più sana, con meno acciacchi e mi tenga lontana da abitudini disfunzionali che portano a un cattivo stile di vita».

È stata criticata per anoressia, ma lei parla spesso della sua alimentazione sana per avere energia e stare bene, fa mai delle rinunce?
«È inutile girarci intorno se hai uno stile di vita sano vivi meglio e vivi di più. Possiamo mettere il nostro corpo in una condizione ideale, limitando grassi, come quelli della carne rossa, zuccheri, sale, facendo attività fisica, scegliendo un lavoro che piace, se si può, cercando degli amici veri e non semplici conoscenti che si è obbligati a vedere per qualsiasi motivo. Attraverso l’alimentazione, in primis, si fanno scelte importati per la salute, quello che si mette sulla tavola è già un passo verso un vita migliore. Basta informarsi un po’ e si impara a mangiare in modo gustoso e sano, evitando troppi carboidrati raffinati, per esempio. Di recente ho scoperto la pasta alla farina di ceci che è buonissima. Mangio molti legumi, li cucino in zuppe, o come hamburger, oppure preparo un piatto indiano, si chiama dal, fatto con lenticchie gialle e curcuma, a volte punto su insalata e feta, è un modo di mangiare che porta via più tempo ma è più equilibrato. Oggi ero a pranzo in un ristorante pugliese, ho mangiato la puccia con stracciatella e le verdure trifolate ed ero felice e contenta. Stasera magari mangerò di meno, ci vuole equilibrio e non si deve cadere negli estremismi ma scegliere la via di mezzo. Un regime alimentare è una disciplina e ogni disciplina porta solo buoni risultati, che sia essa la pittura o la meditazione».
Qual è la sua routine di bellezza che le ha permesso di avere una pelle che può mostrare senza trucco e senza timori?
«Molto lo fa la natura, è questione di genetica, io ho la fortuna di avere una mamma e un papà con una bellissima pelle. Per abitudine ho sempre pulito a fondo e idratato bene la pelle, e faccio regolarmente peeling viso e corpo o maschere, in particolare nel weekend. Giro tanto in bici e quando arrivo a casa ho la sensazione di sentirmi sporca, quindi sono diligente con la detersione profonda, seguita da maschere purificanti, riequilibranti, idratanti. Ogni tre mesi faccio anche la classica pulizia del viso dall’estetista, con il vapore, la strizzatura, non amo stranezze, non sono una da dermoabrasione, mi spaventano sempre un po’ i trattamenti invasivi. L’unica cosa diversa che faccio è una flebo di minerali, vitamine, glutatione, sostanze che servono a rigenerare i tessuti e a nutrirli da dentro, ne faccio due al mese e mi trovo molto bene. I bendaggi drenanti sulle gambe che di recente ho postato sui social, dove mi ero anche impacchettata con pellicola per non farli sgocciolare, erano termali e avevano un effetto detossinante. Non credo nei miracoli, per esempio alle maschere che ti tolgono le rughe prima di una serata. Credo che basti pulire e idratare bene la pelle prima di un trucco e la differenza si vede. Poi bevo tantissimo e con frequenza, non solo dopo l’attività fisica. Di solito un litro e mezzo di acqua al giorno e ho da poco scoperto le acque funzionali Levissima + che bevo volentieri perché hanno un buon arricchimento di minerali e vitamine e aiutano a reintegrare zinco, magnesio, potassio o le vitamine del gruppo B, senza che siano presenti zuccheri o calorie».

Con il passare degli anni cosa le dà più preoccupazione: le rughe, le discromie della pelle, la perdita di energia e di flessibilità del corpo…
«Le macchie sulla pelle di viso e collo e so che sarà sempre peggio, ma magari con i laser si può intervenire. A livello fisico mi preoccupa il subentrare degli acciacchi che non mi permettono di fare quello che ho sempre fatto, di recente ho un problema al menisco rilevato con una risonanza magnetica e mi è stato detto che è la conseguenza dell’usura, a causa dell’allenamento, che può manifestarsi a livello di cartilagine e ossa».

Ci dice il segreto per arrivare a 45 anni come lei, qual è il vero obiettivo da perseguire?
«È giusto avere degli obiettivi e prefissarsi di raggiungerli, senza però essere ossessionati dalla perfezione. Ma non bisogna guardare gli altri, anche nell’attività fisica, piuttosto lavorare entro i propri limiti. E mai fare l’errore di trovare delle scuse come “non ho tempo”, “non riesco”, “non ce la faccio”, serve solo un po’ forza di volontà. Siamo bravi a raccontarci delle balle, a volte si deve attivare il tasto della forza di volontà quando non si ha voglia o si è più stanchi. Dopo, tanto si sta bene e, quando si inizia, non se ne può più fare a meno. Qui in Italia non siamo educati allo sport, in tanti altri paesi nelle scuole l’ora di attività fisica e i momenti di sport sono importanti quanto storia, filosofia, matematica, servirebbe anche maggiore educazione alimentare, per prevenire disfunzioni e disturbi come l’obesità e l’anoressia. Non amo dare consigli, dico solo che bisogna trovare un’attività fisica che piaccia e la motivazione va cercata dentro di sé, non si può aspettare che siano gli altri a darla, meglio lasciare indietro una lavatrice e prendersi del tempo per sé…Noi donne siamo state educate all’approccio “facciamo sempre tutto per gli altri”, ma bisogna riprendersi il proprio spazio e tempo per la cura del corpo e di sé, che sia con l’attività fisica, o mangiando in un certo modo, o anche solo andando dal parrucchiere perché è un gesto gratificante».

Ha sempre fatto sport? Quando ha iniziato?
«In realtà ho iniziato con impegno dopo la gravidanza, avevo visto il mio corpo cambiato, avevo 29 anni, e ho iniziato ad avere priorità differenti, ero più disposta a fare piccoli sacrifici e avevo capito che piuttosto che stare tre ore a bere aperitivi magari potevo fare mezz’ora di meditazione, leggere un libro, avevo capito che dovevo trattarmi meglio. Dobbiamo imparare ad avere un atteggiamento accogliente verso noi stesse, un approccio un po’ più moderno rispetto al passato quando eravamo sempre votate all’umiliazione di sé, dobbiamo invece abituarci a sottolineare i nostri lati positivi».

Ha avuto momenti nella sua vita in cui non si è piaciuta o non si è accettata?
«Due anni fa, quando mi ero stancata di assecondare prevalentemente le aspettative di tutti, senza pensare a cosa voleva Martina da Martina. Non volevo essere più quello che non ero, perché ero quello che volevano gli altri e non quello che volevo io, avevo snaturato la mia essenza, la mia sostanza. Non mi “ascoltavo”, mi sentivo irrisolta. Ho sentito la necessità di accogliere ed ascoltare i miei desideri profondi, di trovare un Martina più vera, più autentica e ora se non mi va una cosa non la faccio e vedo quella persona se mi fa piacere, se trovo interessante l’ascolto, così da tornare a casa ed essere contenta di averla frequentata per quelle due ore. Mi sono guardata dentro e mi sono accorta che stavo buttando via una vita, stavo sprecando tempo e mi sono detta “focalizzati”. Poi l’anno scorso ho anche scoperto il teatro e mi si è aperto un mondo. Quando reciti ti senti un artigiano, è come se stessi sfornando una pagnotta. Sei tu l’artefice. Poi ho iniziato a fare dei percorsi ad Assisi in un centro che si chiama “Le Case” con Stefania Galié che insegna Movimenti e Danze Sacre».

Anche la meditazione è uno strumento di bellezza, ci racconta come si è avvicinata?
«Avevo iniziato a fare un seminario di crescita personale con un motivatore, Patrizio Paoletti, che offre i mezzi per un cambiamento se hai voglia di un’evoluzione per migliorare la vita professionale e sentimentale. Ne ho seguiti diversi, uno a Lugano, uno a Israele, e spesso parlava di meditazione, così mi sono avvicinata. La faccio a casa per venti minuti, ti si apre un mondo interno e inizi a essere in ascolto di te stesso, il lavoro porta troppo verso l’esterno, ma a volte è utile ritornare un po’ dentro e riascoltarsi, stare nei propri silenzi».
  
Billy Costarcurta, suo marito, ha detto in un post molto romantico che lei da 25 anni, ogni mattina, gli regala un sorriso che gli ha cambiato la vita. Ci dice il segreto per avere sempre quel sorriso sulle labbra?
 «Ringrazio tutti i giorni perché ho trovato un uomo veramente speciale. Litighiamo pure, perché io sono la focosa e lui ha il suo rigore e la sua rigidità che non si smolla. Ma nonostante le nostre diversità vogliamo continuare a costruire mattone dopo mattone la nostra storia d’amore che dura da tanti anni. Abbiamo un rapporto che è difficile da rompere e da sporcare, siamo molto coesi, siamo in sintonia, facciamo anche delle cose separati, nel mio percorso ad Assisi non ci mette il naso. Ci aiuta molto il fatto che non siamo mai stati competitivi sul lavoro, pur facendo lavori pubblici simili, uno nello sport e una nello spettacolo. Ci hanno proposto di partecipare a “Ballando con le Stelle”, gli ho suggerito di andare, così come di trascorrere questa estate tre giorni in camper, perché a causa del covid preferivamo non frequentare alberghi, ma lui mi ha guardato come se gli avessi detto “andiamo a rubare come fanno in La casa di Papel!”».

Che programmi ha per il futuro?
«Quando riapriranno i teatri io e Corrado Tedeschi saremo pronti a riprendere il tour di “Montagne russe” che abbiamo dovuto interrompere a causa del covid. Adesso lavoro su Instagram, con campagne digitali, ho in previsione un podcast ma devo ancora decidere l’argomento. I social ci stanno aiutando e adesso li usiamo di più nel modo giusto, non come album dei ricordi come facevamo prima, ma come mezzi di comunicazione».

Da qui a 20, 30 anni cosa vuole aver raggiunto?
«Vorrei avere la bellezza che aveva Virna Lisi alla stessa età, la saggezza di Rita Levi Montalcini e l’altruismo e la generosità che ha Maria Vittoria Rava, della Fondazione Francesca Rava con la quale collaboro. E poi vorrei essere come mia madre, il mio esempio di donna, è sempre dentro di me, con i suoi valori e la sua educazione, la mamma Delfina è la più buona del mondo».

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