È certamente uno che non le manda a dire. Corrado Martinangelo, responsabile agricoltura del PD e membro della segretaria particolare del ministro Martina, ha parlato ai taccuini di Linkabile. Tanti i temi trattati: dalla vicenda legata ad Expo, all’operato della giunta Caldoro e dell’assessore all’agricoltura, Daniela Nugnes. Fari puntati, poi, sulle prossime elezioni regionali, che Martinangelo auspica essere vincenti per il Pd e per il centrosinistra, con l’elezione di Vincenzo De Luca sullo scranno più alto di Palazzo Santa Lucia.
Martinangelo, partiamo da un dato di fatto. La Campania, patria delle dieta mediterranea, non sarà protagonista ad Expo 2015 nella misura in cui ci si era stato auspicato. Basti pensare che la Sicilia, sarà il main sponsor nella promozione della dieta mediterranea.
“Credo che la Campania abbia fallito nel non aver saputo assumere un ruolo di guida pur sapendo che la storia della dieta mediterranea, ha una geografia territoriale ben precisa che parte dal Cilento. Credo che ci sia stato assai pressappochismo ed assenza di strategie definite. Quando non si ha strategia, non si conseguono risultati importanti. La Campania ha fallito sia rispetto alla presenza all’Expo a Milano, che sicuramente sarebbe potuta e dovuta essere molto più consistente, sia rispetto ai progetti finanziati dal governo a tutte le regioni per promuovere la conoscenza di Expo su tutto il territorio italiano nell’ambito della iniziativa denominata “Expo territorio”. La regione Campania ha pubblicato i bandi appena dieci giorni fa. Va’ ricordato che il governo ha assegnato ad ogni regione circa cinquecentomila euro per promuovere attività prima e durante l’Expo, finalizzate alla promozione ed alla valorizzazione dei territori. La nostra è stata la regione che ha pubblicato per ultima i bandi, intorno al 20 aprile scorso. La regione Campania, da questo punto di vista e riguardo a questa materia, è venuta meno ed ha fallito ampiamente”.
In materia di PSR e di spesa dei fondi europei, come ha agito, a suo giudizio, la giunta Caldoro?
“Per quanto riguarda il PSR, siamo messi davvero male. Forse nessuno è a conoscenza del fatto che il 24 aprile scorso, la Commissione Europea, non ha approvato il Piano di sviluppo Rurale delle regione Campania, muovendo addirittura seicento osservazioni, tra le quali la mancanza di strategie nelle scelte, che in pratica sta a significare il venire meno del cuore del PSR stesso. Saremo tra le pochissime regioni che potrà pubblicare i bandi, solo tra settembre ed ottobre prossimi. Abbiamo perso un altro treno importante, a differenza di altre regioni che hanno visto approvate, nelle quasi totalità, il loro Piano di sviluppo rurale”.
Come giudica l’operato dell’assessore regionale all’agricoltura, Daniela Nugnes?
“Daniela Nugnes è una bravissima persona. Il giudizio politico, però, sull’assessorato all’agricoltura, è di nullità assoluta. Un operato assolutamente non pervenuto. C’è da dire, che non è dipeso molto dalla sua persona e dalla sua volontà, ma dalla giunta regionale. Caldoro ed i suoi, infatti, non hanno considerato come strategico, un settore assai importante quale quello dell’agricoltura. Molte volte, hanno spogliato l’assessorato delle sue prerogative e funzioni principali, affidando e delegando ad altri, decisioni di competenza dell’assessorato stesso. La giunta regionale, infatti, non ha considerato come prioritario, il settore agricolo, arrivando addirittura ad abolire il dipartimento dell’agricoltura, che è stato associato a quello di ambiente e salute”.
Se la sente di dare qualche consiglio a Vincenzo De Luca?
“Intanto bisogna ribadire come Vincenzo De Luca sia un uomo che proviene dall’agricoltura. I suoi primi passi, in politica, li ha mossi in “Alleanze Contadine” e quindi va da sé che conosca bene i temi legati a questo settore. Personalmente e con l’aiuto di qualche altra persona, ho contribuito a fornire qualche idea ed a dare qualche consiglio: ad esempio, il sostegno alle imprese con incentivazioni alle aggregazioni tra esse, o il sostegno ai giovani, attraverso la creazione di start up giovanili o per ultimo, ma non da ultimo, una maggiore facilità di accesso al credito per piccole e medie imprese. In definitiva, ritengo che con De Luca avremo un punto fondamentale: egli considererà infatti, l’agricoltura come un’asse strategico per lo sviluppo ed il rilancio della regione Campania”.