È stato presentato da Clemente Mastella il nuovo partito politico “Popolari per il Sud” (il quinto nell’arco di vent’anni): una svolta che vede l’uomo politico più bersagliato d’Italia levarsi, assolto, dalle ceneri delle inchieste giudiziarie che lo hanno coinvolto negli ultimi anni. Dopo una serie incredibile di accuse – truffe, corruzione, ricettazione, ricordiamo le famose tangenti e ancora appropriazione indebita, abuso d’ufficio e associazione a delinquere – l’ex Udr, vincendo con assoluzioni e proscioglimenti la sfida legale, ha voluto consacrare questa vittoria con una nuova discesa in campo, annunciata radiofonicamente durante il programma “Dentro i fatti” (Radio Club 91), in un’intervista con Samuele Ciambriello: “Manca un’iniziativa di vero centro. – ha dichiarato il politico – Oggi qual è la crisi del centro destra? Quando avanza la Lega, che in alcuni sondaggi ha superato finanche Forza Italia, questo pone problemi perché, per quanto Salvini si sforzi di farsi credere al Sud, lui era quello che trattava male, faceva linguacce contro noi meridionali, contro i campani”. Risulta chiaro, dunque, il messaggio lanciato da Mastella secondo il quale per rilanciare il centro destra ci sarebbe bisogno di un’alternativa che non si sia inimicata negli anni l’elettorato del Sud: è lui, Clemente Mastella, a proporsi, con al fianco la moglie, Sandra Lonardo, e tanti amministratori della Campania, per ancorare ancora una volta la politica al territorio, come ci ha abituati negli anni.
Chiamato da Ciambriello a una risposta sulle reazioni emotive suscitate dagli attacchi e dalle recenti vittorie, Mastella ha inoltre commentato le sue “peripezie” giudiziarie invitando, con sottile sarcasmo, a riflettere su quante inchieste hanno tramortito l’Italia recentemente, lasciandola gravemente ferita in termini di credibilità (dall’Expo di Milano, al Consorzio di Venezia fino alla mafia romana), e su come tutto questo si scontri paradossalmente con la raffica di indagini avanzate contro di lui, qualcosa che lui ha definito una vera e propria “azione politica” nei suoi riguardi.
Basti pensare quanto tutto questo sia costato in termini di credibilità umana e politica (la qual cosa, si sa, dovrebbe andare di pari passo), finendo per coinvolgere persino la famiglia: “Hanno messo sotto pressione me, mia moglie e i miei figli. Dopo tante assoluzioni e proscioglimenti, la cosa per me più importante è che pur avendo fatto anche rogatorie nazionali e internazionali per verificar se avessi preso tangenti, sono risultato pulito, sia io che la mia famiglia. Ero e sono sereno. Ho accettato anche con animo cristiano, fiduciario, queste cose della vita”, ha dichiarato Mastella.
Nelle battute finali della trasmissione, Ciambriello ha provocatoriamente domandato a Mastella di inventarsi su due piedi uno slogan politico per la campagna elettorale di Caldoro, avendo in radio Gennaro Nocera, Capogruppo Forza Italia. “Forza Caldoro” ha risposto Mastella giustificando con un “ha fatto più di altri” la scelta.
Ciambriello poi ha chiesto luci e ombre della giunta Caldoro. Così Mastella: “Malgrado sia mancato in questi anni un accordo con le aree interne, questo non significa di non provare a diluire il rapporto economico tra Napoli e le zone interne. Lavoreremo per una ripresa dell’economia dei trasporti che è uno degli elementi finora sottovalutati, soprattutto per le zone interne. E poi il turismo, non solo quello culturale e religioso che è anch’esso molto importante per le zone interne”.