“In riferimento alla pseudo-cultura dell’ odio e dell’ intolleranza la risposta è qui, in questo ateneo e nelle altre universita’. In un momento in cui il mondo è attraversato da incertezze che si rinnovano spesso e che ora sono allarmanti, la risposta a queste distorsioni risiede nella cultura e nei messaggi che i nostri atenei sono in grado di dare”. Lo ha detto il Capo dello Stato Sergio Mattarella inaugurando l’ anno accademico dell’ Università degli Studi del Sannio.Mattarella è arrivato a Benevento ed è stato accolto alla stazione dal prefetto, Francesco Antonio Cappetta. Ha incontrato il sindaco di Benevento, Clemente Mastella, e il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, con i quali ha visitato il Museo del Sannio e la chiesa di Santa Sofia, che con il chiostro rientra nel patrimonio Unesco.Dopo la visita a Santa Sofia con il vescovo, Felice Accrocca, il Capo dello Stato nell’Università degli studi del Sannio, nell’auditorium Sant’Agostino, ha inaugurato con il ministro della Ricerca, Gaetano Manfredi, l’anno accademico 2019-2020. Ad accogliere Mattarella, il Rettore, Gerardo Canfora, e l’inno nazionale eseguito dai musicisti del Conservatorio Nicola Sala di Benevento. Alla cerimonia partecipano i Rettori delle Università campane.
Mattarella ha evidenziato “la possibilità di superare le difficoltà delle aree interne attraverso gli strumenti digitali, l’incertezza del mondo contemporaneo, le nuove ondate di odio e di violenza, attraverso la capacità di fare cultura in maniera approfondita, interdisciplinare e con una visione internazionale e lucida che l’ateneo sannita – ha detto – sta mostrando di avere.”
Parole che hanno sostenuto e risposto alle aspettative manifestate nei loro interventi, dal rettore Gerardo Canfora, che ha ribadito l”identità dell’Unisannio come “casa della cultura e officina del sapere”, dal ministro per l’Università e la Ricerca, Gaetano Manfredi che definendo l’Unisannio “ateneo capace di arginare spopolamento, di creare opportunità per i giovani e le famiglie e di crescita del territorio, ha annunciato i prossimi impegni che mettono al centro proprio i piccoli atenei e nuovi investimenti sui giovani e sulla ricerca e puntando all’innovazione: “è imminente emendamento per un piano straordinario di inserimento dei ricercatori nei 600 atenei italiani e 400 milioni di euro per il rinnovo di aule didattiche e laboratori.”