La sfida consiste nel prendersi addosso una secchiata di acqua gelida e di documentarla con un video, oppure di inviare un assegno alla A.L.S., l’associazione che si occupa di questa terribile malattia. Ovviamente le persone famose l’assegno lo inviano in ogni caso, o almeno così si spera. L’accettare la sfida da il diritto di nominare altre tre persone, così che la campagna è diventata virale.
Il tutto è partito dall’idea di un ragazzo statunitense, Corey Griffin, per aiutare un suo amico affetto dal male misterioso. Purtroppo è di poche ore fa la notizia che Corey, di ritorno da un evento benefico, è annegato in una località turistica del Massachusetts. Ma morto il geniale inventore la sfida pare sia destinata a proseguire senza sosta. Probabilmente anche lo sfortunato 27enne avrebbe voluto cosi`.
In Usa, dove è nata, molte personalità dello spettacolo, dello sport, ma anche del mondo politico, hanno contribuito all’enorme successo di questa campagna virale, che sono quest’anno ha raccolto più del doppio dei fondi raccolti in assoluto in precedenza. Si stima al momento che l’ammontare della cifra a favore della ricerca per la Sclerosi Laterale Amiotrofica, anche conosciuta come morbo di Lou Gerhig, sia intorno ai 42 milioni di dollari. Negli Stati Uniti sono stati coinvolti tra gli altri Ben Affleck, Justin Timberlake, Bill Gates, George Bush, Bill Clinton, Barack Obama (che ha però inviato solo un assegno).
Tornando ai “famosi” di casa nostra, molti personaggi dello spettacolo hanno partecipato con entusiasmo. Ha aperto le danze l’immancabile Laura Pausini, a seguire Andrea Bocelli, Raf, Emma Marrone, Elisa, Marco Mengoni Le nomination si sono spostate poi dal mondo della musica a quello della politica con Federico Facchinetti che ha nominato i «tre moschettieri della politica italiana»: Grillo, Berlusconi e Matteo Renzi. Quest’ultimo è sicuramente tra i più gettonati, essendo stato nominato anche da Jovanotti e da Fiorello, e ieri ha fatto sapere che accetterà la sfida.
Anzi, ha fatto di più: Francesco Nicodemo ha lanciato attraverso Twitter l’hastag #renzinomina, chiedendo al popolo della rete di esprimersi sulle nomination. Qualcuno ha criticato la scelta di Renzi definendola «marketing politico di bassa lega», ritenendo che in quanto Presidente del Consiglio avrebbe dovuto seguire la scelta del Presidente degli Stati Uniti, reputata più elegante. Per quanto mi riguarda, se proprio vogliamo guardare oltreoceano, credo invece che l’esempio da seguire sia quello che viene dal recente passato, dalla strana amicizia tra Clinton e Bush, che seppure avversari in politica seppero unire le loro forze quando si trattò di aiutare Haiti.
Quindi, qualsiasi sia il fine, sinceramente generoso o ruffianamente in ricerca di consenso, ben venga l’accettazione della sfida da parte dei nostri politici. Personalmente spero che Renzi non sia l’unico, e credo che non sarà solo l’associazione benefica a goderne. Vuoi mettere la soddisfazione di vederli per una volta beccarsi una doccia gelata, visto che noi ne facciamo ogni giorno, all’arrivo di ogni bolletta delle utenze o avviso di Equitalia?