di Matteo Renzi
Priorità delle priorità all’appuntamento di Torino: da venerdì a domenica ci vedremo al Lingotto per discutere insieme, con gli amici che nel PD sostengono la mia candidatura e con chi vorrà aiutarci a riflettere.
Il Lingotto non è una Leopolda: non vi aspettate dunque lo stesso stile scanzonato e gioioso della kermesse fiorentina (che tornerà, in autunno, come sempre). È più un momento di riflessione, di dialogo, di approfondimento. Cercheremo di dircele tutte: cosa abbiamo fatto, cosa dovevamo fare meglio, cosa potremo fare per il PD, per l’Italia, per l’Europa. Non voglio dire che vi annoieremo dal primo minuto all’ultimo, sia chiaro, ma è giusto sottolineare il carattere programmatico dell’evento.
Dopo che per mesi la politica italiana ha discusso del niente, è arrivato il momento di tornare a elaborare proposte, idee, sogni. Dico tornare per tanti motivi. Il primo dei quali è perché il Lingotto è il luogo da cui il PD di dieci anni fa, con Walter Veltroni, cercò di darsi una propria identità culturale e politica. Quindi Tornare a casa per ripartire insieme sarà il sottotitolo dell’evento.
Vorrei che fossimo in tanti a discutere (ci sono dodici gruppi di lavoro), anche per costruire insieme la mozione congressuale: qui trovate la base di partenza. Sarà un testo scritto dal basso, a cominciare dall’impegno di chi parteciperà nella serata di venerdì e nel pomeriggio di sabato ai gruppi di lavoro.
Per saperne di più: lingotto.matteorenzi.it
E a tutti quelli che sanno solo fare polemica, criticare, attaccare gli altri senza proporre niente, rispondiamo con un sorriso e con un invito: venite al Lingotto, amici. Senza astio, discutiamo di politica. Perché solo chi ha il coraggio delle idee può ambire a cambiare il Paese. E noi vogliamo farlo, insieme. Ci sono centinaia di politici e commentatori che passano il loro tempo a parlare di me, dei miei difetti, dei miei limiti. E poi ci sono milioni di italiani che vogliono passare il tempo a discutere del futuro dei nostri figli: ecco, io vorrei che il Lingotto fosse la casa da cui ripartire per tutte queste persone. Vi leggo volentieri (matteo@matteorenzi.it)