Maurizio Estate, il giovane ammazzato dagli stessi aggressori per aver difeso un passante nel corso di una rapina avvenuta al largo Ventriera a Chiaria, nel maggio del 1993, deve ancora attendere perché l’amministrazione partenopea si decida finalmente a dare attuazione a un ordine del giorno, che fu votato all’unanimità dal Consiglio comunale nel 1994, intitolando al giovane eroe il largo dove avvenne il grave fatto di sangue che tanto dolore e commozione, oltre a orrore e a sdegno, destò non solo tra i parenti, gli amici e i conoscenti della vittima ma in tutta la Città .
Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari, presente anche quest’anno alla cerimonia commemorativa, che da tempo si batte affinché, dopo ben ventiquattro anni dal doloroso evento, finalmente venga mantenuto l’impegno di intitolargli quella piazzetta. Molto dirette sono state le sue dichiarazioni :“Assente il sindaco di Napoli , è toccato all’assessore Clemente rinnovare il rito delle promesse sin qui non mantenute per la suddetta intitolazione, affermando che la questione sarà posta all’attenzione della prossima riunione della commissione toponomastica, senza spiegare però perché sino a oggi, dopo quasi cinque lustri, il relativo iter burocratico non si sia ancora completato con l’apposizione materiale della targa, quando poi, anche in tempi recenti, si sono intitolate strade e piazze della Città a tanti altri personaggi, per alcuni dei quali si è dovuto addirittura procedere in deroga alla normativa, non essendo neppure ancora trascorsi i dieci anni dal decesso “.
Come ogni anno sono state tante le persone a partecipare alla commemorazione , tra cui i parenti che a distanza di anni hanno ancora dolore e lacrime nei loro occhi , nel rivivere quel drammatico giorno dl ’93. Molto affluente anche la presenza degli istituti scolastici partenopei, tra i quali ,gli alunni del comprensivo “Alpi- Levi” di Scampia che hanno esposto uno striscione sul quale si leggeva: “Il sacrificio esemplare di Maurizio Estate, c’insegnerà per sempre la lealtà, il coraggio dei nostri comportamenti, per la legalità e la cittadinanza partecipata”.
Gennaro Capodanno conclude :“ Leggendo la lapide dedicata a Maurizio, presente nel largo che già da tempo doveva essere a lui dedicato , mi sono tornate in mente le parole del fratello: “ Spero che questa lapide sia di monito per i giovani, altrimenti ci piegheremo alla barbarie. Ricordare è importante, una città senza memoria non ha futuro. È facile andare via, il difficile è vivere qui a Napoli. Ma non possiamo andarcene. Dobbiamo sperare ed essere sempre di più a farlo”. Parole che avrebbero dovuto far riflettere quei pubblici amministratori che quest’anno hanno disertato l’appuntamento, generando, tra l’altro, tanta delusione tra i ragazzi che, ispirandosi alla figura di Maurizio Estate, ancora credono in valori come altruismo ed amore per il prossimo “. Già una città senza memoria, con amministratori che dimenticano e che non mantengono le loro promesse. Speriamo ancora per poco”.