Sandro Mazzola, la storica bandiera dell’Inter, è intervenuto ai microfoni di Radio club 91, durante il programma Globuli Azzurri di Samuele Ciambriello in onda dal lunedì al venerdì dalle 16 alle 17.
“Io scatto bruciante? Prima si giocava un calcio diverso, venivano esaltati di più i singoli adesso invece c’è più gioco corale e le squadre si organizzano meglio. Prima c’erano più spazi adesso invece non è più così, in un certo senso è diventato più facile giocare come attaccante perché i compagni ti supportano. Ci sono alcuni giocatori che mi somigliano in Serie A però è chiaro che non è più lo stesso tipo di calcio”.
Mazzola ha poi parlato della sua ex squadra.
“L’Inter? Momento un po’ così ma sono convinto che la squadra si riprenderà perché ha le qualità per farlo”.
Nel corso della trasmissione, è intervenuto anche Gennaro Scarlato, ex difensore del Napoli.
“È un Napoli consapevole dei propri mezzi e li sta mettendo in pratica – ha esordito Scarlato -. Il Chievo ha un ottimo allenatore e noi spesso abbiamo sofferto a Verona, ma è chiaro che quando hai calciatori come Hamsik, Higuain ed Insigne hai qualcosa in più rispetto agli altri. Sarri è stato bravo a non insistere su un modulo che per questa squadra non è congeniale e quindi non si è dimostrato l’integralista che credevamo. Su Allan sono finiti gli aggettivi, è completo ed insieme a Jorginho sta facendo la differenza rispetto all’anno scorso, forse perché mancava un uomo la al centro. Scudetto? Me lo auguro perché sono molti anni che aspettiamo, vedremo”.
Scarlato si è soffermato poi, sulla sua esperienza con la maglia azzurra.
“Io ricordo con grande emozione il campionato che vincemmo in Serie B ma anche il primo anno di De Laurentiis , quello è stato l’anno che ricordo sempre con maggiore emozione. Mi dispiace che il mio attaccamento alla maglia a volte non sia stato capito, in quegli anni rifiutai il Chelsea per restare”