Questo è il messaggio lasciato su un pezzo di tela e introdotto in una bottiglia, tappata con la ceralacca, che il marinaio Francesco Chirico, originario di Eremiti, frazione di Futani (SA), affidò al mare: un ultimo, toccante, pensiero per la madre e per la Patria. La bottiglia navigò per 11 anni nel Mediterraneo per poi approdare sulla spiaggia di Villa Simius, a Cagliari, nel 1952.
Si intitola “Il messaggio nella bottiglia e l’attesa di un ritorno” la nuova giornata-appuntamento con il Menevavo Festival di Futani (SA), che si terrà domenica 30 settembre a Eremiti, frazione del comune cilentano.
«Francesco Chirico era un figlio di Eremiti e del Cilento. L’amore per la sua terra non si era affievolito nel servizio in marina. Portava con sé vivo il ricordo delle sue montagne, degli alberi, dei fiori che disegnava con grande abilità e che possiamo ammirare nelle lettere inviate a genitori e parenti».
Per celebrare la figura di Francesco Chirico si terrà, alle ore 17:00, la presentazione di un workshop di storytelling (a cura di Giuseppe Rivello e Marialaura Imbriaco) per la realizzazione della “passeggiata museo en plein air”.
«Quando pensiamo a Francesco Chirico ci sentiamo tutti in dovere di gettare un seme: quello che vogliamo gettare, con Menevavo Festival, è il seme del racconto e della memoria. Si cercherà di coinvolgere la popolazione, soprattutto i giovani, a partecipare al workshop per costruire i contenuti e i pannelli per la passeggiata-museo. Il lavoro finale del workshop, che si terrà durante i prossimi mesi, sarà presentato il 29 marzo con laboratori e visite guidate».