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Messa di Pasqua, il Papa:”Noi cristiani crediamo e sappiamo che la risurrezione di Cristo è la vera speranza del mondo, quella che non delude. Speranza e dignità da portare nella nostra storia, segnata da tante ingiustizie e violenze, dove ci sono miseria ed esclusione, dove c’è fame e manca il lavoro, in mezzo ai profughi e ai rifugiati, tante volte respinti dall’attuale cultura dello scarto, alle vittime del narcotraffico, della tratta di persone e delle schiavitù dei nostri tempi”

Noi cristiani crediamo e sappiamo che la risurrezione di Cristo è la vera speranza del mondo, quella che non delude. Speranza e dignità da portare nella nostra storia, segnata da tante ingiustizie e violenze, dove ci sono miseria ed esclusione, dove c’è fame e manca il lavoro, in mezzo ai profughi e ai rifugiati, tante volte respinti dall’attuale cultura dello scarto, alle vittime del narcotraffico, della tratta di persone e delle schiavitù dei nostri tempi“. Lo ha dichiarato il Papa nel messaggio ‘Urbi et Orbi’, aggiungendo che:”Oggi domandiamo frutti di pace per il mondo intero, a cominciare dall’amata e martoriata Siria, la cui popolazione è stremata da una guerra che non vede fine . In questa Pasqua, la luce di Cristo illumini le coscienze di tutti i responsabili politici e militari, affinché si ponga termine immediatamente allo sterminio in corso, si rispetti il diritto umanitario e si provveda ad agevolare l’accesso agli aiuti di cui questi nostri fratelli e sorelle hanno urgente bisognoFrutti di riconciliazione invochiamo per la Terra Santa, anche in questi giorni ferita da conflitti aperti che non risparmiano gli inermi, per lo Yemen e per tutto il Medio Oriente, affinché il dialogo e il rispetto reciproco prevalgano sulle divisioni e sulla violenza. Possano i nostri fratelli in Cristo, che non di rado subiscono soprusi e persecuzioni, essere testimoni luminosi del Risorto e della vittoria del bene sul male“.

“Le donne che sono andate per ungere il corpo del Signore si sono trovate davanti a una sorpresa, gli annunci di Dio sono sempre una sorpresa perché il nostro Dio e’ il Dio delle sorprese”. Lo ha detto Papa Francesco nell’omelia. “C’è sempre una sorpresa dietro l’altra, Dio non sa fare un annuncio senza sorprenderci e la sorpresa è quello che ti tocca là dove non lo aspetti. Per dirlo con il linguaggio dei giovani: la sorpresa è un colpo basso. Non te lo aspetti, Lui va e ti commuove“.

Le sorprese di Dio ci mettono in cammino subito, senza aspettare: cosi’ corrono per vedere Pietro e Giovanni. Corrono”, ha aggiunto il Papa nell’omelia parlando della “fretta” di vedere la novità annunciata. “La gente corre lascia tutto quello che sta facendo, anche la casalinga  lascia le patate nella pentola. Le troverà bruciate ma l’importante è correre per vedere quella sorpresa, quell’annuncio”. E il Papa chiede:”E oggi, in questa Pasqua del 20118, io che? tu che?”.

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