Liliana Segre, memoria storica della Shoah, ha incontrato il leader della Lega, Matteo Salvini, a Milano. Il faccia a faccia, svoltosi a casa della senatrice, si è tenuto nel massimo riserbo per evidenti motivi di sicurezza, dopo le minacce ripetute che hanno portato il prefetto di Milano ad assegnare alla Segre una “tutela”.
Salvini si sarebbe presentato accompagnato dalla figlia e non sarebbero state presenti altri rappresentanti di istituzioni. Il faccia a faccia tra la senatrice a vita e Salvini arriva, dunque, dopo settimane di polemiche: prima quelle per l’astensione della destra sull’istituzione della cosiddetta commissione Segre, poi per le parole pronunciate dall’ex ministro dell’Interno a commento della notizia della scorta assegnata alla Segre per le minacce subite.
In quell’occasione il leader della Lega aveva detto: “Anch’io ricevo tante minacce“, ma il paragone, sembrato ai più inopportuno, aveva acceso l’agone politico.
Così un’apertura all’incontro si era registrata da ambo le parti. E dalle parole, in meno di 24 ore, si è passati ai fatti.