Il Papa arriva in un San Siro stracolmo di ragazzi, accolto da un boato e da applausi interminabili. Ottantamila ragazzi tra i 12 e i 15 anni, con catechisti, genitori, sacerdoti, religiose dalle oltre 1.100 parrocchie della diocesi di Milano hanno già riempito lo stadio di San Siro per l’appuntamento con il Papa in arrivo da Monza. L’attesa è scaldata dall’animazione di un migliaio di ragazzi di tutti gli oratori ambrosiani e da artisti come Davide Van De Sfroos e Giacomo Poretti. L’incontro rinnova la lunga tradizione diocesana dei cresimandi che ogni anno incontrano l’arcivescovo allo stadio per una giornata di festa e riflessione. Il Papa ha voluto riservare a loro l’ultima tappa del suo serratissimo viaggio milanese. L’atmosfera allo stadio è di formidabile entusiasmo, la notizia che il loro incontro allo stadio sarebbe stato “premiato” dalla presenza del Papa ha galvanizzato i ragazzi. Una vera festa , un vero trionfo . Una giornata molto densa di grazia, ha detto l’arcivescovo di Milano salutando il Papa alla fine della Messa a San Siro. I gesti che lei ha compiuto ci offrono una strada per l’evangelizzazione, qui nella nostra terra ambrosiana: l’abbraccio ai più poveri, agli immigrati, il paziente saluto a uno a uno a tutti i carcerati, ricordando le vittime dell’attentato di Londra e «i due detenuti che proprio qui nel carcere di Monza nei giorni scorsi si sono tolti la vita». Come espressione di gratitudine per la visita del Papa, il cardinale ricorda la consegna delle chiavi di casa a 50 famiglie che ne sono prive. Si tratta di appartamenti acquisiti dalla diocesi, restaurati e infine consegnate alle famiglie.