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Ministro Orlando: “Dopo il ddl anticorruzione, una legge che riformi l’Agenzia per i beni confiscati”

Dopo l’approvazione definitiva del ddl anticorruzione è necessaria una legge che riformi l’Agenzia per i beni confiscati”. Lo ha dichiarato il ministro Andrea Orlando a Napoli durante la visita di ieri a Villa Mian, bene confiscato alla camorra e affidato nel 2009 alla Cooperativa il Quadrifoglio. Oggi la villa, ex residenza del boss Gennaro Licciardi e situata a Miano, uno dei quartieri più difficili del capoluogo campano, è un centro polifunzionale per i minori a rischio. Grazie al progetto finanziato dal PON Sicurezza e all’impegno della Cooperativa cui è stato affidato l’immobile, oggi in via Cupa Signoriello 12 sorge un centro che svolge attività di socializzazione destinate ai minori, al sostegno delle famiglie con difficoltà sociali, culturali e di salute, e servizi di informazione e consulenza per i soggetti che versano in condizioni di particolare disagio ed emarginazione.

Ad accompagnare il ministro Orlando nel tour della villa la presidente della Cooperativa il Quadrifoglio, Lidia Ronghi, Padre Carlo De Angelis, parroco di Miano e cappellano del carcere di Lauro, e Samuele Ciambriello, presidente dell’associazione di volontariato La Mansarda.

E’ faticoso ottenere la gestione di un bene sottratto alla camorra. Tanti, troppi sono gli ostacoli per riappropriarsi di questi immobili e riutilizzarli per fini sociali e istituzionali.” Con queste parole Samuele Ciambriello ha posto l’attenzione sul grosso problema della mala gestione dei beni confiscati da parte del governo e delle amministrazioni locali. L’Agenzia che si occupa del sequestro e della successiva confisca dei beni sottratti alla criminalità, così come è oggi, non funziona. Troppo lungo è il lasso di tempo che solitamente intercorre tra il provvedimento di sequestro e la confisca definitiva che segna il momento in cui l’Agenzia può provvedere alla destinazione del bene.

Il ministro Orlando si è mostrato attento alla problematica posta e ha dichiarato che sarà questo il prossimo obiettivo del governo. “Oggi è una giornata importante, – ha detto –  ieri abbiamo approvato la legge sul falso in bilancio, sull’inasprimento di alcune pene, sul 416 bis, sugli strumenti di contrasto alla  corruzione. Ma proprio perché si è raggiunto un traguardo così importante, è necessario subito indicarne un altro. L’obiettivo che vogliamo perseguire come governo è quello di cambiare completamente i meccanismi della gestione dei beni confiscati e rafforzare gli strumenti di aggressione alle mafie e dei loro patrimoni. Perché questa è la parte più importante dei provvedimenti. Lo Stato deve essere capace di ottenere rapidamente questi patrimoni e  renderli immediatamente disponibili alla collettività. Io credo che entro la fine dell’anno riusciremo a rivedere l’impianto di queste norme”.

Durante il suo tour nella villa, il ministro ha potuto osservare come si svolgono tra l’altro le attività ricreative per i bambini. Si è mostrato compiaciuto per il lavoro fatto dalla Cooperativa e da tutte le associazioni di volontariato che hanno collaborato al progetto. Ha ringraziato Lidia Ronghi per l’impegno messo, per quello che è stato fatto e per quanto sarà fatto in futuro. “Progetti come questo – ha detto Orlando – sono essenziali per dare un senso dell’impegno che tantissimi mettono in campo ogni giorno per affermare la dignità di tutti, di quelli che sbagliano e di quelli che subiscono. Però tutto questo non si realizza da solo, non si realizza se non c’è un impegno straordinario come quello che ha dimostrato in questo caso il Quadrifoglio. Realtà come questa di Villa Mian potrebbero essere molte di più e dobbiamo fare di tutto affinché questo avvenga”.

Altro tema importante posto da Samuele Ciambriello nel pomeriggio di ieri è stato il problema delle carceri e della dignità del detenuto. “Legalità – ha detto il presidente dell’ass. La Mansarda è anche sinonimo di responsabilità. A una persona che sbaglia va tolto il diritto alla libertà ma non quello alla dignità”.

In proposito il ministro Orlando ha sottolineato l’importanza di destinare i beni confiscati anche alle attività di esecuzione penale. “Ho già firmato – ha detto Orlando – molte convenzioni in molte regioni italiane perché la pena non sia espiata solo in carcere, ma possa essere scontata anche all’interno di una comunità, purché queste comunità siano realizzate”. “E per realizzarle – ha proseguito il ministro – è necessario costruire un sistema di sinergia e di cooperazione con gli enti locali, con l’associazionismo, con il volontariato. Solo questa collaborazione ci consentirà di dire che lo Stato non è un’entità solo burocratica e formale, ma il riferimento delle comunità. Dobbiamo lavorare tutti insieme”.

Orlando ha concluso il suo discorso ringraziando i candidati Pd alle regionali presenti, tra cui Anna Cozzino, Pino Capasso e Antonio Marciano. “Vi ringrazio, – ha detto –  perché la vostra presenza è un segno di sensibilità al problema dei beni confiscati. Problema che non può risolvere solo lo Stato centrale, le Regioni sono fondamentali per realizzare questo obiettivo, sia perché hanno competenze nell’ambito socio-sanitario, sia perché hanno un ruolo decisivo nei rapporti con le comunità. Il segnale peggiore che si possa dare è che all’indomani del sequestro il bene venga degradato, distrutto, questo accade anche perché lo Stato non è in grado di intervenire rapidamente. Questo è un problema che può essere superato solo con un buon rapporto tra i diversi livelli istituzionali”.

 

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