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MITI DI NAPOLI : STORIA DEL CASTEL SANT’ELMO

Il Castel Sant’Elmo domina la città di Napoli dal punto più alto della collina del Vomero, situato nel Largo San Martino, da cui si gode uno splendido panorama sul centro storico. Le prime notizie relative a Castel Sant’Elmo risalgono al 1275. Si racconta che la decisione di Roberto d’Angiò di costruire un castello sulla cima della collina del Vomero venne presa nel mese di settembre 1328 in occasione di una sua visita alla Certosa di San Martino, appena soggiacente ed ancora in fase di costruzione. Roberto seguiva e controllava di persona i lavori nei cantieri del Regno. Spesso veniva accompagnato dal figlio Carlo, duca di Calabria, l’erede al trono che non sopravvivrà al padre , che nutriva idee diverse sugli stili architettonici. Carlo era infatti sensibile alle nuove correnti che, abbandonata la scarna e essenziale architettura francescana, si rifacevano ai modelli tradizionali del gotico classico e dei Certosini. Nel 1325, Carlo era stato il promotore della costruzione della Certosa di San Martino, oggi Museo di San Martino. Da non perdere, durante la visita al castello, la suggestiva piazza d’Armi, da cui si gode un’incredibile vista sul golfo di Napoli, sul centro storico e sul lungomare, la Grotta dell’Eremita, le carceri dei prigionieri comuni ed illustri, la Torre del Castellano e la piccola chiesa di Sant’Erasmo, costruita dall’architetto spagnolo Pietro Prati nel 1547 e completamente rifatta dall’architetto Domenico Fontana, situata in cima al grande piazzale.

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